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Piano rifiuti AMA, la Cgil non ci sta: “Inadeguato e poco ambizioso”

Piano rifiuti AMA, le durissime critiche dei sindacati. Che preannunciano controproposte

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Piano rifiuti AMA, la Cgil non ci sta: “Inadeguato e poco ambizioso”

Piano rifiuti AMA, c’è chi dice no. La Cgil Roma e Lazio contesta l’approvazione delle nuove misure che dovrebbero risolvere il problema della sporcizia. A definirle ‘non adeguate’, esprimendo forti dubbi, è lo stesso presidente Natale di Cola in un post su Facebook.

“Ieri è stato approvato il Piano industriale di AMA. Nel frattempo sulla pulizia della Capitale non si registrano passi avanti. Come denunciamo da settimane, la città vive l’ennesima crisi che vede peggiorare la qualità del servizio e del lavoro, con le operatrici e gli operatori di AMA che sotto la pioggia e con il freddo raccolgono a mano i cumuli di rifiuti”.

Di Cola si sofferma poi sulle carenze del piano, che, sottolinea, “non risponde a pieno agli impegni elettorali del Sindaco e del Piano dei Rifiuti dello stesso Comune di Roma. Non inciderà in maniera significativa sul decoro e la pulizia della città. Non chiude il ciclo dei rifiuti, che prevede assunzioni insufficienti per raggiungere gli obiettivi. E disegna una piccola AMA che dovrà continuare a dipendere dai privati”.

Sul capitolo raccolta differenziata, poi, fa presente come “il Piano di AMA si ferma al 47% dopo i primi due anni di consiliatura e al 56% a fine legislatura. Target che disattendono sia il 50% di differenziata dopo i primi due anni e tra il 65 e il 70% entro la fine del mandato”.

Contro questi aspetti, il sindacato non starà a guardare. “A febbraio presenteremo una nostra analisi sul piano. Le nostre proposte, a partire dalla necessità di superare AMA e costruire la multi utility dell’economia circolare”. “Servono – conclude – scelte coraggiose e idee forti perché con questo piano poco ambizioso non migliorerà il servizio e non si ridurranno i costi della TARI per le cittadine e i cittadini di Roma. Speriamo che almeno su questo tema ci potrà essere un confronto con l’Amministrazione”.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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