Spettacoli e TV
Suburra a Ostia, mafia pagata per i set? Bufera sulla nota serie tv
Suburra a Ostia, i sospetti dei pm su alcuni aspetti della produzione da parte di Netflix
Suburra a Ostia, scoppia il caso. Alcuni aspetti della realizzazione della serie tv sono finiti nelle ultime ore nel mirino dei magistrati. Tutto è cominciato ieri mattina, con il sequestro da parte dei Carabinieri di più di 70 locali. Di proprietà dell’Ater, situati a Nuova Ostia, per un totale di circa 5mila mq, in essi si erano infatti infiltrati abusivamente soggetti vicini al clan Fasciani. Nel computo, riporta oggi La Repubblica, sarebbero finiti anche alcuni degli immobili usati come set del prodotto targato Netflix. E dove, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, le associazioni criminali conservavano armi e droga.
SUBURRA A OSTIA, UNA COPPIA NEL MIRINO DEGLI INQUIRENTI
Adibiti in parte a scopi commerciali, essi sono stati occupati da un 63enne, che ne aveva fatto la base di attività criminali. Toccherà ora agli inquirenti capire se sia stato lui, o un altro per suo conto, ad intrecciare i rapporti con la casa di produzione e con la troupe. Ma soprattutto a che titolo avrebbe ricevuto i soldi per l’affitto delle location. Sotto i fari anche la compagna dell’uomo. Entrambi sono accusati di invasione di pubblici edifici aggravata dall’agevolazione mafiosa. Reato che è costato loro il divieto di entrata nel X Municipio. A loro carico però anche autoriciclaggio e falso, in merito all’intestazione di altri immobili.
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