Audio Zaniolo, la ragazza coinvolta fa chiarezza sulle voci

Audio Zaniolo, non c’è pace per il numero 22 giallorosso. Che, dopo essere stato escluso dal progetto di Mourinho, deve fare i conti con un’altra storia, circolata attraverso alcuni vocali su Whatsapp. Una notte di sesso che avrebbe avuto con una misteriosa ragazza in un parco della Capitale. Sarebbe stata proprio quest’ultima a raccontarne i dettagli sulla nota app di messaggistica istantanea. E qualcuno, dalla voce, l’avrebbe identificata in una 30enne romana, di cui ha divulgato generalità e foto. Proprio ciò ha spinto la donna, dopo aver sporto denuncia, a fare chiarezza sulla vicenda.

“Da tre giorni – le parole all’Adnkronos – la mia vita è un turbine di messaggi e richieste di amicizia. Voglio chiarire che quella voce non è mia. Chi ha messo in giro l’audio, forse per screditare Zaniolo, ha messo in mezzo una persona che non c’entra nulla. Alle 5 infatti mi alzo per andare a lavorare e da 11 anni sono insieme allo stesso uomo“. Immediata la sua richiesta di aiuto alla Polizia Postale: “Ci sono andata il giorno dopo aver appreso la cosa. Loro mi hanno confermato che ciò succede più spesso di quanto non pensiamo“. Ma ci tiene a ribadire la sua estraneità: “Non conosco Zaniolo né certi ambienti. Non frequento i locali e, anche se non giudico chi lo fa, non vado a fare sesso di notte nei parchi“.

La ragazza ripercorre poi come ha saputo del suo coinvolgimento : “Martedi scorso intorno alle 17 ho iniziato a ricevere messaggi strani su Instagram. Tra questi, quello di una ragazza che mi metteva in guardia su alcuni audio con me protagonista che giravano. Poco dopo il mio compagno mi ha mostrato un video su Tik Tok. Conteneva una schermata Whatsapp e l’audio di una ragazza che raccontava una notte di sesso al ‘salta salta’ con Zaniolo. E sotto lo screen il mio profilo Instagram, con nome e cognome. Un amico mi ha aiutato a far rimuovere il video, ma gli audio hanno continuato a girare separatamente“. E conclude con un monito: “Deve finire la storia che l’offeso deve chiudersi in sé per qualcosa che non ha commesso e l’artefice resta impunito e guadagna notorietà“