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Cronaca

Cocaina nel parmigiano: maxi ritrovamento ‘stupefacente’ della Guardia di Finanza

Cocaina nel parmigiano. I dettagli della vasta operazione delle Fiamme Gialle in tutta Italia

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Cocaina nel parmigiano: maxi ritrovamento ‘stupefacente’ della Guardia di Finanza

Cocaina nel parmigiano. E’ questo l’esito, è proprio il caso di dirlo, stupefacente, di una indagine della GdF di Torino. Proprio l’area del capoluogo piemontese era infatti la base operativa dell’associazione a delinquere smantellata dai militari, che ne hanno rinvenuto ‘filiali’ anche in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Per non destare sospetti durante il trasporto della ‘roba’, i malviventi avevano pensato di occultarla all’interno di forme di parmigiano.

Uno stratagemma davvero ingegnoso, ma costato carissimo ai coinvolti. 10 in tutto, di cui 7 finiti in cella e 3 ai domiciliari. Le Fiamme Gialle che hanno eseguito i provvedimenti sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura. Sotto sequestro è invece finito oltre un quintale di droga, dalla cui vendita i criminali avrebbero ricavato sui 20 milioni di euro. L’associazione, di composizione italo-albanese, sarebbe stata capeggiata da un 37enne balcanico.

Lo stupefacente proveniva dall’estero, in particolare dall’Olanda. Da qui, autoarticolati ne trasportavano ingenti quantità fino in Italia. Lo stoccaggio aveva poi luogo in depositi in Piemonte, nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo, e in Veneto, nel Rodigino. Corrieri provvedevano infine a distribuirla nelle piazze di spaccio delle varie regioni. Quest’ultimo passaggio avveniva con veicoli propri o noleggiati. 25 kg del carico erano stati scoperti lo scorso giugno nell’astigiano in un furgone, nascoste in 5 forme di parmigiano.

Cronaca

Ottanta anni della nostra cosiddetta libertà, Corrado Augias ripercorre le pagine della nostra storia.

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Ottanta anni della nostra cosiddetta libertà, Corrado Augias ripercorre le pagine della nostra storia.

EventoImperdibile Che collega passato e presente con un film da brividi? #MisteriDelCinema

Lo scrittore al centro della scena

Lo scrittore in questione sta per catturare l’attenzione di tutti con un’apertura mozzafiato: proietterà gli ultimi minuti del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, creando un ponte emozionante tra epoche diverse. Immagina di scoprire segreti nascosti che uniscono storie del passato a realtà odierne – un evento che potrebbe lasciarti senza fiato!

Il fascino del film e le sue sorprese

Il film di Paola Cortellesi, acclamato per la sua intensità e i temi timeless, diventerà il fulcro di questo incontro. Cosa succederà quando gli ultimi frame illumineranno la sala? Potresti imbatterti in rivelazioni inaspettate che collegano fatti storici a questioni attuali, rendendo questa proiezione un must-see per chi ama i colpi di scena. Non perdere l’occasione di esplorare questi intriganti legami!

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Cronaca

L’Esquilino si trasforma in una nuova destinazione spirituale grazie a Papa Francesco e Santa Maria Maggiore, come San Pietro

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L’Esquilino si trasforma in una nuova destinazione spirituale grazie a Papa Francesco e Santa Maria Maggiore, come San Pietro

PapaFrancesco a due passi da casa: il quartiere Esquilino si trasforma in una nuova San Pietro, attirando fedeli da tutto il mondo! #Esquilino #PapaFrancesco #Pellegrinaggi

Il quartiere che diventa un santuario

Immaginate svegliarvi e scoprire che il vostro quartiere è diventato una meta globale per milioni di fedeli: è esattamente ciò che sta accadendo all’Esquilino di Roma. Roberto, 74 anni, non nasconde il suo stupore mentre osserva dalla finestra di via Merulana la fila infinita di persone in attesa davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore. “Ho il privilegio di averlo a 500 metri da casa”, racconta con gli occhi pieni di meraviglia, riferendosi alla tomba di Papa Francesco. Da ieri, con l’apertura ufficiale della sua sepoltura, migliaia di pellegrini stanno affollando le strade, rendendo questo angolo multietnico di Roma un vero e proprio polo di attrazione spirituale. Le autorità hanno già rafforzato la sicurezza e riorganizzato i percorsi, promettendo settimane di pellegrinaggi ininterrotti che potrebbero cambiare per sempre il volto del quartiere.

Le storie che catturano l’immaginazione

Ma cosa dicono gli abitanti di questa svolta epica? Paola, 30 anni, vive a pochi passi dalla basilica e non può fare a meno di chiedersi: “I prezzi saliranno, i bar e i ristoranti si adegueranno al turismo di massa – sarà una sfida, ma anche un orgoglio per noi”. Tra la folla cosmopolita, si sente l’eccitazione di Omar, 31 anni, argentino, che sventola fiero la bandiera del suo paese: “Vivere qui, dove riposa il primo Papa argentino, è come avere un pezzo di casa a Roma – mio fratello è volato da Buenos Aires solo per questo!”. I commercianti, come Laura Carmignani della pasticceria “Regoli”, sono già in fermento: “Ci sarà più movimento, e per noi è un’opportunità unica, ma dobbiamo gestirlo con rispetto e qualità”. Persino il direttore di una bakery locale ammette: “Spero che porti più sicurezza – è un privilegio, ma anche una grande responsabilità”.

L’impatto sulla vita quotidiana

E mentre la semplice lastra di marmo con la scritta “Franciscus” dentro la basilica attira curiosi e devoti, fuori le strade pulsano di una nuova energia. Al ristorante “Casa Maria”, una cameriera racconta con emozione: “Abbiamo visto Papa Francesco tante volte, quasi da vicino – ora ogni giornata avrà un sapore diverso, tra più lavoro e tanta malinconia”. I piccoli imprenditori, come Fabio Forti del negozio di souvenir, non nascondono il loro nodo alla gola: “Non è solo business, è un regalo – il Papa è qui vicino, come sentirselo in casa”. Lungo i marciapiedi, tra bar e vetrine, gli abitanti si scambiano storie di un quartiere che, tra italiani, indiani e marocchini, si lega ora a una figura iconica. L’Esquilino non è più solo il quartiere della stazione Termini: è una terra sacra in divenire, dove ogni angolo potrebbe riservare sorprese inaspettate.

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