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Famiglie omogenitoriali e scuola, la decisione (storica) del Campidoglio
Famiglie omogenitoriali e scuola, la novità da quest’anno per l’iscrizione dei ragazzi
Famiglie omogenitoriali e scuola, due mondi agli antipodi. Almeno, a Roma, fino a quest’oggi. Da quest’anno, infatti, quando si andrà a iscrivere i propri figli ai servizi educativi presenti sul territorio della Capitale, si potrà indicare, alla voce ‘genitori’, la presenza di due mamme o due papà. Un dato che occorrerà poi confermare allegando alla documentazione prodotta la sentenza o la trascrizione anagrafica della coppia. Accolte dunque le richieste delle numerose associazioni che si battevano per questo riconoscimento, finora sempre negato in ambito scolastico.
L’annuncio è arrivato dall’Assessorato capitolino alla Scuola, di concerto con quello per le Pari Opportunità, le relative commissioni e l’ufficio Lgbt di Roma Capitale. L’occasione l’incontro di oggi, presso la sede di via Capitan Bavastro, con la presidente di ‘Famiglie Arcobaleno’ Alessia Crocini. Un “importante risultato – lo definisce la delegata Claudia Pratelli – per il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali e di tutta la comunità Lgbtqi+. Ci sintonizziamo con la realtà, già costituita di fatto da tanti tipi diversi di famiglie, e ci schieriamo con i diritti dei bambini e dei loro genitori“.
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