Cronaca
Filippino ucciso a Valle Aurelia, fermato il presunto assassino
Filippino ucciso a Valle Aurelia, svolta nelle indagini sul fatto di sangue di domenica sera

Filippino ucciso a Valle Aurelia, un delitto (forse) con un colpevole. Il 50enne aveva perso la vita a causa di alcune coltellate sferrategli in via Anastasio II, a pochi passi dalla Stazione Metro. A colpirlo sarebbero stati due connazionali, di 43 e 16 anni. Padre e figlio, si sono presentati alla caserma dei Carabinieri di Tor Vergata per confessare di essere coinvolti. Il 43enne è stato così fermato con a carico gravi indizi in merito all’omicidio. Il 16enne si è invece beccato una denuncia a piede libero con l’accusa di aver concorso al reato.
Entrambi i provvedimenti sono stati disposti dalla Procura di Roma, che si sta occupando di coordinare il team della Squadra Mobile della PS impegnato nelle indagini. Proprio ad esso i militari dell’Arma hanno affidato l’uomo autodenunciatosi. Intanto il lavoro degli inquirenti prosegue con l’ascolto dei testimoni e il vaglio delle immagini della videosorveglianza della zona. L’omicidio, a quanto ricostruito, sarebbe avvenuto al culmine di una lite tra la vittima e altre persone. Almeno cinque, che si sarebbero poi date alla fuga.
Cronaca
Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

FurtoSottoTerra Hai mai immaginato che un semplice tecnico potesse rubare migliaia di euro dalle macchinette della metropolitana, trasformando il suo lavoro in una miniera d’oro? Scopri i dettagli scioccanti di questa storia che ha fatto tremare Roma!
I FATTI
In soli quattro mesi, un tecnico incaricato di riparare le biglietterie elettroniche dell’Atac ha messo a segno un colpo da maestro, sottraendo monete una dopo l’altra durante i suoi turni. Immagina la sorpresa quando si è scoperto che aveva accumulato ben 19.236,87 euro, una somma che ora deve restituire per intero. La Corte dei conti ha accolto le accuse della Procura, condannandolo per danno erariale, mentre in tribunale ha patteggiato due anni di reclusione per peculato. Ma come è stato possibile? Le indagini interne e i video delle telecamere lo hanno immortalato mentre svuotava le macchinette e riempiva la sua borsa di monetine.
L’INDAGINE
E se ti dicessimo che tutto è iniziato con una semplice verifica delle rendicontazioni? Dal 1° ottobre 2021 all’11 febbraio 2022, questo dipendente di una ditta esterna all’Atac ha sistematicamente depredato le macchinette nelle stazioni della metropolitana. La denuncia del responsabile della sicurezza ha innescato controlli rigorosi: appostamenti, analisi dei filmati e verifiche incrociate hanno puntato il dito su di lui, colpendolo quasi in flagrante. Da lì, l’inchiesta penale ha preso forma, portando al processo e alla condanna che ora fa scalpore. Chissà quanti altri segreti nasconde il mondo dei trasporti pubblici!Cronaca
Scoperto un nascondiglio pericoloso nella casa di un 60enne: il ruolo inaspettato di un militare in pensione

Hai mai immaginato di trovare una molotov per strada e finire dritto in tribunale? #MisteroAGarbatella #ArrestoSconvolgente
L’Incredibile Inseguimento
Un militare fuori servizio ha notato qualcosa di strano in un parco della zona Garbatella: un uomo di 60 anni, Valerio A., che si aggirava con una busta sospetta. All’interno, una molotov che, secondo il testimone, l’uomo avrebbe tentato di accendere. Con precedenti per droga, Valerio è stato seguito fino a una chiesa, dove ha appoggiato la bottiglia sugli scalini, venendo immediatamente arrestato. La scena ha tutti i contorni di un thriller urbano che lascia senza fiato.
Le Dichiarazioni Sbalorditive
In aula, durante il processo per direttissima, Valerio A. ha cercato di spiegare l’accaduto con una storia che ha suscitato non poca curiosità: “L’ho trovata per terra e volevo solo buttarla via”. Ma il pubblico ministero non ha creduto a questa versione, chiedendo la custodia cautelare in carcere. I giudici, però, hanno convalidato l’arresto senza disporre la detenzione, lasciando l’uomo libero in attesa del processo per detenzione di materiale esplosivo. Chissà quali altri segreti emergeranno?Gli Scoperta Shock a Casa Sua
Le indagini non si sono fermate all’arresto: durante una perquisizione nell’abitazione del 60enne, sono saltati fuori altri materiali esplosivi, simili a fuochi d’artificio di Capodanno, nascosti in una scatola insieme a un fregio con stella rossa e falce e martello. Interrogato sui possibili legami politici, Valerio ha negato tutto: “Non ne so nulla, l’ho comprata così”. Ha poi raccontato di aver trovato la molotov per strada durante le pulizie post-Capodanno, cercando invano di smaltirla senza destare sospetti. Ma è davvero tutto un equivoco, o c’è di più in questa vicenda intrigante?
-
Cronaca4 giorni fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Ultime Notizie Roma6 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Attualità4 giorni fa
È morto Papa Francesco
-
Cronaca3 giorni fa
Atac potenzia il servizio: più bus su 17 linee, task force in metro