Cronaca
Incidente Fiano Romano, guai per il giovane che era alla guida
Incidente Fiano Romano, primi scioccanti risultati delle indagini dei Carabinieri

Incidente Fiano Romano, nuovo caso di giovanissimi vittime della strada. Anche stavolta, come a Fonte Nuova, erano in 5, tutti originari della cittadina alle porte di Roma e di età compresa tra i 16 e i 22 anni. Era la notte di venerdì scorso e il gruppo stava rientrando a casa dopo una serata al pub. Si trovavano sulla Tiberina, quando la loro Polo ha sbandato ed è finita contro un albero. Da qui è poi rimbalzata su un altro arbusto presente sull’altro versante della carreggiata.
Giunti sul posto, i soccorsi hanno dovuto faticare a lungo per estrarne i corpi dalle lamiere. Terminate le operazioni, ci hanno pensato i sanitari del 118 a trasportarli in codice rosso tra il Sant’Andrea, il Gemelli e l’ospedale di Monterotondo. Sulla dinamica del sinistro sono in corso le indagini dei Carabinieri. Sarebbero già stati sentiti alcuni testimoni, tra cui alcuni dei ragazzi a bordo dell’auto. Di essi, il più grave è il guidatore, un 22enne. Il giovane è risultato positivo, seppur non eccessivamente, all’alcol test.
Cronaca
Arrestati per truffa legata a false paternità per ottenere permessi di soggiorno in cambio di pasti gratuiti

Un’inchiesta della procura di Roma ha rivelato un’operazione illegale capeggiata da un uomo di origine sinti, responsabile di procurare permessi di soggiorno a donne straniere attraverso dichiarazioni fittizie di paternità. Sono sette gli indagati, con tre arresti già effettuati e quattro persone sottoposte a perquisizioni domiciliari e personali.
Metodo di adescamento
Gli investigatori hanno seguito la pista delle attestazioni fornite da cittadini italiani, spesso in condizioni di difficoltà economica, che accettavano di riconoscere fittiziamente paternità a favore di bambini nati da donne in situazioni di marginalità. L’indagine ha condotto all’uomo residente nel campo nomadi dell’Arco di Travertino, il quale reclutava potenziali “padri” in cambio di piccoli compensi, come sigarette e pasti gratuiti.
Coinvolgimento dei padri naturali
Nel processo di “riconoscimenti” fittizi venivano coinvolti anche i padri naturali dei minori, che pagavano l’intermediario per ottenere i “favori” dei padri italiani. Quando un padre, che aveva deciso di collaborare con le autorità, ha manifestato il suo pentimento, è stato minacciato e ricattato. Altri ‘papa’ putativi si sono trovati nella stessa situazione, costretti a ritrattare sotto minaccia di ritorsioni da parte dei padri naturali.
Conseguenze legali
Grazie a questo sistema, i bambini nati da donne di origini extracomunitarie venivano considerati italiani, permettendo alle madri di ottenere permessi di soggiorno. In un caso specifico, era già stato pianificato un battesimo con il padre ‘putativo’, poi annullato a causa dell’emergere delle indagini.
Cronaca
La licenza ha perso di valore

Stefano Avenati, di 72 anni, gestore di un’edicola a piazza del Pigneto insieme al fratello Maurizio, ha deciso di vendere l’attività dopo 40 anni. “Sto qua da 40 anni, ma ora non ce la faccio più. Voglio vendere, andarmene in pensione”, ha dichiarato il titolare, che ha appeso un cartello “Vendesi”. Nonostante la richiesta iniziale di 40mila euro, ha ridotto il prezzo a 18mila, sperando di trovare un acquirente.
Difficoltà nel Mercato
Stefano ha raccontato che alcuni potenziali acquirenti sono stati solo una perdita di tempo. “Qualche settimana fa abbiamo toccato il colmo, quando un padre è venuto con il figlio… Mi sono cadute le braccia”. Oltre a questa situazione, il business è complicato da fattori economici e burocratici, come la recente circolare ministeriale che ha limitato le attività di distribuzione di certificati anagrafici, una fonte di reddito per i giornalai.
Situazione Generale del Settore
Nel contesto più ampio, la realtà dei giornalai è difficile, con similitudini riscontrabili anche in città diverse come Roma e Rieti. “La Tirreno Press mi impone 40 euro di sanzione per ogni giorno di ritardo nei pagamenti”, ha lamentato Stefano. La stessa società ha annunciato la sospensione della distribuzione dei giornali in 18 edicole in 15 comuni, una decisione motivata da esigenze di natura economica. “Nessuno ci dà una mano, nemmeno nel pubblico. L’impressione è che ci vogliano vedere tutti chiudere”, ha concluso Stefano, rimarcando il suo impegno nel lavoro.
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