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Pace in Ucraina, il monito del Papa ad un anno dallo scoppio della guerra

Pace in Ucraina, le dure parole di Francesco in chiusura dell’udienza generale in Vaticano

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Pace in Ucraina, il monito del Papa ad un anno dallo scoppio della guerra

Pace in Ucraina, un tema su cui il Papa si batte praticamente dall’inizio della guerra. Di esso è tornato a parlare quest’oggi, al termine dell’udienza generale. In un momento, come lui stesso ha ricordato, scelto non a caso: mancano infatti appena due giorni al compimento del primo anno di conflitto. Che il Pontefice definisce “assurdo e crudele” e per il quale invita “quanti hanno autorità sulle nazioni” affinchè “si impegnino concretamente” per porvi termine.

Serve, spiega Bergoglio, “raggiungere il cessate il fuoco e avviare i negoziati di pace“. E replica a quanti sostengono che a quest’ultima si può arrivare solo con il successo di una delle due parti: “Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria“. Ricorda a tal proposito il “triste anniversario” e soprattutto ciò che ha comportato: “Il bilancio di morti, feriti, profughi, isolati, distruzioni, danni economici e sociali parla da sè“. E ammonisce sul mancato perdono da parte del Signore, che, dice, “è Dio della pace“.

Dopo aver espresso poi vicinanza al “martoriato popolo ucraino, che continua a soffrire“, lancia un’esortazione ai potenti del mondo. “Chiediamoci se è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra“. Infine rivolge un pensiero a quanti sono impegnati nell’assistenza alle popolazioni che vivono sotto le bombe e alle quali “portano sostegno e speranza“. Anche a costoro chiede di unirsi al suo appello: “Preghiamo tutti insieme per la pace“.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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