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Ritrovata la medaglia di Roma durante gli scavi della metro

Strepitosa scoperta durante gli scavi della metropolitana di Roma.

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Ritrovata la medaglia di Roma durante gli scavi della metro

Scoperta la medaglia di Roma

“L’unica immagine personificata di Roma (non della Dea Roma, proprio di Roma) che abbiamo e che è stata ritrovata durante gli scavi della Stazione di Porta Metronia della Metro C. Si tratta del fondo di una coppa con disegno in oro che dopo la rottura della coppa è stato tagliato intorno per salvare l’immagine.

Le parole dell’esperto sul ritrovamento della medaglia di Roma

L’elmo, la lancia, il profilo fiero: dagli scavi della metro C di Roma, alla stazione di Porta Metronia, torna alla luce dopo centinaia di anni un raffinatissimo reperto dell’antica Roma, una personificazione della Città Eterna. Il primo e unico caso al mondo in cui ci è arrivato eseguito su un vetro dorato. “Già un vetro dorato è un reperto molto raro – spiega all’ANSA la funzionaria archeologa della Soprintendenza speciale di Roma Simona Morretta – ma questo non ha confronto allo stato attuale degli studi. Non si era mai trovato un vetro dorato con la personificazione della città di Roma”.

Si tratta, prosegue l’esperta, di un reperto di “straordinaria finezza esecutiva”. Originariamente era il fondo di una coppa, “un oggetto particolare che spesso veniva utilizzato come dono”. In sostanza, come avviene del resto anche ai giorni nostri con alcuni particolari bicchieri o boccali, il bevitore, mentre consumava il contenuto della coppa, poteva guardare in trasparenza l’immagine sul fondo: “Noi non sappiamo – sottolinea Morretta – se venisse usato realmente per contenere qualcosa o come soprammobile, ma certamente mettere una immagine sul fondo rispecchia quell’idea”. Il manufatto ha vissuto diverse ‘vite’ prima di arrivare fino a noi: “Era un oggetto prezioso – spiega ancora – e quando si è rotto o scheggiato non l’hanno voluto buttare. Ma dato che una coppa di vetro non si poteva riparare, ne è stato ‘ritagliato’ il fondo, e può darsi che sia stato esposto su un mobile o appeso a una parete”. Il reperto non appartiene alla caserma trovata negli scavi. La struttura militare fu abbandonata alla metà del III secolo, e in seguito ‘rasata’, i muri tagliati, le macerie buttate all’interno e tutto ricoperto di terra. Il vetro dorato è emerso proprio da questi strati di interro, ed è posteriore: “Da questo primo studio – aggiunge l’archeologa – ci sembra un manufatto degli inizi del IV secolo”. Ora vivrà un’altra vita, “quella che gli daremo noi, rendendola di fruizione pubblica: avrà una teca dedicata nella stazione-museo della metro di Porta Metronia”.

Una fantastica notizia per la nostra capitale che ci regala sempre nuovi ritrovamenti archeologici

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