Cronaca
Spari contro ristoratori: giallo nella zona dell’Infernetto
Spari contro ristoratori. Polizia al lavoro per chiarire dinamica e cause dell’episodio

Spari contro ristoratori. Colpi d’arma da fuoco si sono uditi ieri pomeriggio sul tardi in via di Castel Porziano, zona Infernetto. A denunciarlo le stesse vittime, una coppia di coniugi, al loro arrivo presso l’ospedale Grassi di Ostia. Hanno riportato entrambi ferite, lui al piede e lei sul gluteo. Interrogati su come se li fossero procurati, avrebbero raccontato di un uomo, poi fuggito, che con una pistola li avrebbe fatti bersaglio di alcuni proiettili.
Proprietari di un ristorante, al momento dell’esplosione dei colpi si sarebbero trovati nella propria auto. Un dettaglio che tuttavia non collimerebbe con il tipo di ferite. Che, secondo gli inquirenti, sarebbero state subite invece tentando di sfuggire all’aggressore. Un uomo che quindi i due probabilmente conoscevano, ma di cui non vorrebbero rivelare l’identità, forse per timore di ritorsioni.
I traumi rivelano inoltre che la coppia è stata avvertita di possibili conseguenze peggiori a cui sarebbe andata incontro. Chi indaga sta quindi cercando di tracciare i profili di queste due vittime. Il marito, per esempio, sarebbe già conosciuto dalle forze dell’ordine. Non si esclude quindi che l’agguato ai suoi danni sia stato compiuto per regolare una questione passata.
Cronaca
Truffa delle chiavi dell’auto a Roma, aumento delle denunce per furti e modalità operative

È una delle varianti del raggiro delle monete gettate a terra, a pochi metri dalla vittima scelta per il colpo. La truffa delle chiavi colpisce ancora a Roma. Polizia e carabinieri ricevono numerose denunce. Come l’ultima, giunta presso l’Ufficio del Commissariato Fidene Serpentara venerdì 28 marzo. L’esposto è di una anziana signora derubata della borsa nel quartiere Tufello. All’interno aveva portafogli, documenti e libretto della macchina.
Il racconto
Erano da poco trascorse le 9.20 di venerdì quando una donna si appresta a salire sulla propria vettura. «Mia mamma – racconta Giulia (che ha preferito mantenere l’anonimato) – era vicino alla sua macchina parcheggiata in via Monte San Vicino, angolo via Tonale, quando due ragazzi si sono avvicinati dicendole che aveva perso le chiavi». Uno era fermo vicino all’auto della vittima, lato passeggero, mentre l’altro con insistenza costringeva la donna a raccogliere quel mazzo a terra. La donna più volte ha tentato di allontanare il truffatore fino a quando non ha ceduto e ha raccolto le chiavi. Una frazione di secondo e l’altro complice ha aperto lo sportello e sottratto la borsa agganciata al cambio. All’interno c’erano il portafogli con documenti e 70 euro, oltre al libretto dell’auto. «Ero preoccupata per mia mamma, sola, e pensavo l’avessero fatto del male. Siamo andate immediatamente dalla polizia e abbiamo trascorso diverse ore negli uffici del Commissariato Fidene per sporgere denuncia». Nella zona non ci sono telecamere utili a individuare i due ladri, di origine magrebina secondo quanto riportato dalla vittima di 70 anni. «Ultimamente ne capitano tantissime – conferma Giulia – e questa fino a qualche tempo fa era una zona abbastanza tranquilla. Ora non lo è più».
La tecnica
«Scusi, ci sono le chiavi accanto alla sua auto. Le sono cadute?». È la frase utilizzata dai truffatori alle loro prede. Un piano semplice quanto rovinoso che scatta quando la vittima sta aprendo lo sportello dell’auto. Mentre infila le buste della spesa e la borsa sul sedile del passeggero, la malcapitata si distrae. A quel punto scatta il piano.
Cronaca
Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.
Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.
Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.
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