Attualità
Terremoto in Turchia, anche alcuni italiani tra le vittime
Terremoto in Turchia, si tratterebbe di una famiglia composta da sei persone

Terremoto in Turchia, brutte notizie per il nostro paese. Il sisma avrebbe infatti causato la morte di alcuni nostri concittadini. 6 per la precisione, tre adulti e tre bambini, tutti di origini siriane e membri dello stesso gruppo familiare. I loro corpi sono stati recuperati ad Antiochia, nel versante siriano colpito dalle scosse. A ritrovarli i soccorritori, nel corso di operazioni lunghe ma condotte in modo indefesso. La notizia è stata confermata su Twitter dal Ministero degli Esteri, per bocca del titolare Antonio Tajani. Che ha espresso “vicinanza e sostegno ai familiari” delle vittime.
Queste ultime, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, vivevano da anni a Vanzaghello, nella Città metropolitana di Milano. Si sarebbero recati in Siria a trovare una parente che aveva da poco partorito. Resta invece tra i dispersi Angelo Zen, l’imprenditore veneto di cui si sono perse le tracce a Kahramanmaras, nel Sud della Turchia. L’ambasciata e l’Unità di Crisi della Farnesina continuano a cercarlo, con la speranza di trovarlo vivo. Intanto sono partiti da Pisa i primi aiuti per i siriani: il volo che li trasporta, ha spiegato Tajani, atterrerà a breve a Beirut, per poi trasferire il carico via terra in Siria.
Attualità
Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.
Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.
Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…
La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.
E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.
Attualità
Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

Un presunto caso di ricatto ha coinvolto un’ex amante scambista, che avrebbe minacciato un uomo di inviare foto compromettenti alla moglie se non fossero stati pagati 5.000 euro. Secondo quanto riportato, ‘l’uomo ha ricevuto un messaggio dove si richiede il pagamento in cambio del silenzio’.
Le autorità sono state allertate e hanno avviato un’indagine per identificare la donna e valutare le azioni legali da intraprendere. L’episodio ha suscitato un dibattito sulle pratiche di ricatto e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire tali situazioni.
Il caso evidenzia l’importanza della consapevolezza e della sicurezza nella vita privata, specialmente in un contesto digitale dove le informazioni personali possono essere facilmente utilizzate contro di noi.
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