Cronaca
Furti durante la maratona, 9 arresti nel centro storico
Furti durante la maratona, il bilancio dei controlli delle forze dell’ordine in occasione della gara

Furti durante la maratona. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri capitolini durante i controlli per prevenire i reati ai danni dei turisti giunti in città per la manifestazione. In manette, in tutta l’area del Centro Storico, sono così finite 9 persone gravemente indiziate di aver sottratto beni. Si tratta, nello specifico, di tre bosniaci, di età compresa tra i 33 e i 50 anni e residenti nel campo rom di via Pontina. Già noti alle forze dell’ordine, le quali li hanno pizzicati in via del Fagutale. Avevano infranto un vetro di un’auto con targa tedesca e si erano impossessati di uno zaino contenente materiale di pronto soccorso. Il particolare bottino è stato recuperato e reso al proprietario, un infermiere tedesco che aveva accompagnato a Roma un paziente.
Stessa sorte anche per un 24enne libico, privo di dimora fissa, e un 34enne georgiano. Entrambi sono accusati di aver sottratto merce ad un negozio in zona Termini, dal quale si erano allontanati senza pagare. Lo stesso reato ha fatto finire nella rete inoltre due ragazze sudamericane di 25 e 19 anni. La loro colpa essere entrate in un negozio di via Nazionale ed aver provato a portare via dei prodotti. La sottrazione di un portafogli ad una turista in via dei Pastini è invece costato caro ad un 34enne algerino, già noto alle forze dell’ordine. Gli episodi sono stati tutti denunciati dalle vittime e ogni iter si è concluso con la convalida dei fermi ad opera dei magistrati di Piazzale Clodio.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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