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I videogiochi più famosi con Roma protagonista

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I videogiochi più famosi con Roma protagonista

Meravigliosa, romantica, culla della civiltà occidentale, protagonista di ogni fase della storia. E per questo anche dei più bei videogiochi mai realizzati. Roma è una città unica al mondo, visitata ogni anno da milioni di turisti e meta di pellegrinaggio di artisti, architetti, studiosi, storici e non solo. Una città che nel mondo digitale nel quale viviamo non può mancare di essere inserita nelle idee di sceneggiatori e sviluppatori di videogiochi.

Total War

Primo fra tutti non si può non citare la saga di Total War che nella serie “Rome: Total War” e “Total War: Rome 2” porta la Città Eterna come protagonista principale del gioco. Un videogioco di strategia il cui primo capitolo risale al 2000 mentre quelli dedicati a Roma escono nel 2004 e nel 2013 e le versioni per IOS e Android escono rispettivamente nel 2016 e nel 2019. In questo gioco le fazioni, romani naturalmente ma anche egizi, galli, greci e cartaginesi, si muovono a turno seguendo una tattica decisa dal giocatore. L’ambientazione è l’era della Repubblica romana, nei due secoli prima di Cristo fino alla morte di Ottaviano Augusto. Nel secondo capitolo della saga dedicato a Roma, invece, si attraversa tutta la storia romana fino all’età imperiale. Guidando il nostro esercito e dominando sui popoli, lo scopo del gioco è quello di allargare il più possibile i confini del proprio impero.

I giochi online

Roma è la protagonista di diversi giochi disponibili sulle piattaforme web che riproducono in versione digitale l’esperienza delle sale da gioco tradizionali. L’esempio più classico è quello delle slot machine, con titolo come “Er Colosseo”, “Soldiers of Rome” o “Rome: The Golden Age”. Un elenco piuttosto lungo di titoli che possono essere provati tramite l’uso di un bonus immediato senza deposito 2023 o altre promozioni commerciali per nuovi iscritti. Giochi che permettono in qualche modo di fare un salto indietro nel tempo e avere a che fare con legionari, popoli diversi, battaglie e gestione dell’impero attraverso divertentissime esperienze ludiche.

Assassin’s Creed

La ricostruzione delle città in digitale per app e giochi è ormai arrivata a dei livelli incredibili di realismo tanto da poter quasi viaggiare senza spostarsi da casa. Lo stesso si può dire per le piante urbane del passato, ricreate con estrema fedeltà. È il caso della saga di Assassin’s Creed nella quale due dei dodici titoli di essa sono ambientati a Roma: Assassin’s Creed II e Assassin’s Creed Brotherhood. La storia all’interno del gioco resta sostanzialmente la medesima con un filo narrativo che collega i templari e gli assassini.

Caesar

Infine è d’obbligo citare un grande classico che ha fatto la storia dei videogame per qualità realizzativa e giocabilità. Parliamo di “Caesar”, uscito in quattro capitoli tra il 1993 e il 2006 multipiattaforma. Scopo del gioco è quello di costruire, edificare, gestire e difendere una città nel periodo dell’antica Roma. Il giocatore doveva farlo in modo impeccabile, creando servizi e mantenendo la pace nella provincia ma anche avanzare battaglia con il minor numero di perdite per evitare di scatenare le ire di Cesare. Un gioco in stile manageriale, tipo SimCity che dal terzo capitolo della saga poteva essere giocato su due distinti piani. Da una parte si poteva scegliere sviluppare una città sotto il comando di Cesare, dall’altra costruire da zero una città, scalando le gerarchie di Roma fino a diventare il nuovo Cesare.

 

Roma Centro

Metro C a Piazza Venezia : una sfida tecnologica

Metro C a Piazza Venezia : una sfida tecnologica

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Metro C a Piazza Venezia : una sfida tecnologica

La stazione metro C di Piazza Venezia a Roma è una fermata museo che rappresenta una sfida ingegneristica.

La sua realizzazione non solo diventerà un’attrazione turistica, ma rappresenterà anche uno snodo fondamentale per il trasporto pubblico nel centro della città. Il sindaco Roberto Gualtieri ha visitato il cantiere definendola la più bella e straordinaria del mondo nel suo genere.

La stazione è situata nel cuore della città eterna e si tratta di una struttura profonda 45 metri, con muri perimetrali di contenimento che raggiungono una profondità record di 85 metri. Per questo tipo di scavo a grande profondità, sono necessarie tecnologie avanzate che permettano di preservare i monumenti e i palazzi antichi circostanti. Per questo motivo è stata utilizzata una gigantesca idrofresa, la più grande del mondo con un’altezza di 24 metri e mezzo.

Il macchinario lavora in verticale, sfruttando un getto d’acqua ad alta pressione. Il suo arrivo sul cantiere ha richiesto quattro trasporti eccezionali, ma si prevede che accelererà notevolmente i tempi di realizzazione della stazione. Tuttavia, non si prevede che l’apertura della fermata avverrà nel breve termine, dato che la stazione composta da otto piani sotterranei, 27 scale mobili e banchine lunghe 110 metri richiederà tra gli otto e i dieci anni di lavori.

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Attualità

Google sospende le immagini di Gemini AI dopo i soldati tedeschi sbagliati

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Google sospende la generazione immagini di Gemini AI dopo controversia “nazisti neri”

L’intelligenza artificiale della Google, Gemini, ha mostrato notevoli inesattezze storiche nella sua funzionalità di generazione di immagini, producendo risultati comici come tra l’altro ritrarre persone di colore come Padri fondatori degli Stati Uniti, o gerarchi nazisti essendo «etnicamente corretti».

Abbiamo già iniziato ad affrontare i recenti problemi con la generazione delle immagini da parte del sistema Gemini. Mentre ci occupiamo di questi, abbiamo deciso di mettere in standby la funzionalità di generazione delle immagini, con l’intenzione di rilasciare in futuro una versione migliorata“, queste le parole di Google, che ha deciso di mettere a riposo la sua intelligenza artificiale Gemini. Gemini ha sostituito Bard, precedentemente noto come il nemico di ChatGpt. Questa misura drastica è stata adottata in seguito a una serie di errori storici che Gemini commetteva producendo immagini su richiesta degli utenti.

Tuttavia, cosa è successo concretamente? Un paio di giorni fa, un utente ha condiviso su X, che è il vecchio Twitter, l’errore di Gemini rispondendo alla sua richiesta di «generare un’immagine di un soldato tedesco del 1943». L’IA ha proposto quattro immagini di soldati, uno bianco, uno nero e due sono donne asiatiche. Queste immagini, ovviamente, errate in modo comico, hanno sollevato scherno e derisione, particolarmente da parte di coloro che si oppongono al cosiddetto «blackwashing» (in cui un attore di colore interpreta il ruolo di un personaggio storico di un’altra etnia) o al «genderflipping» (quando il sesso di un personaggio è cambiato in un adattamento o reboot). Il principale argomento di questi critici è che le intelligenze artificiali sono eccessivamente «woke».

Oltre ai soldati nazisti, in questi giorni su internet si parla anche dei Padri fondatori degli USA di colore e della risposta di Gemini alla richiesta di creare degli esempi di ‘senatori degli Stati Uniti del 1800’, mostrando dei volti di donne nere e indigene. Ciò è accaduto nonostante la prima senatrice donna sia stata eletta solo nel 1922. In sintesi, la probabile volontà di Google di promuovere la diversità nei dati di addestramento dell’IA ha portato a queste grottesche inesattezze storiche.

Google stessa ha dichiarato: “Siamo consapevoli che Gemini ha mostrato inesattezze in alcune rappresentazioni storiche durante la generazione di immagini”, annunciando successivamente un’immediata sospensione della funzione: “I contesti storici sono pieni di sfumature e flessibilità, quindi ci stiamo adeguando a questa complessità”, ha dichiarato Jack Krawczyk, Senior Director of Product di Gemini. Google aveva iniziato a offrire la generazione di immagini attraverso i vari modelli di Gemini AI solo all’inizio di questo mese.

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