Cinema
Jerry Calà insultato dopo l’infarto, botta e risposta con gli haters
Jerry Calà insultato, i commenti social al malore che l’ha colpito scatenano la dura reazione dell’attore
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Jerry Calà insultato dopo l’infarto. Vasta eco ha avuto in queste ore la notizia del malore che ha colpito l’attore e regista 71enne. Con effetti piacevoli, ma anche meno. Ai tantissimi messaggi di sostegno e vicinanza se ne sono infatti accompagnati altri, non pochi, dal tono tutt’altro che amichevole. In diversi si sono infatti riversati sui profili social di Calà per manifestargli tutto il loro astio. In sostanza, l’attore sarebbe stato ‘accusato’ da questi soggetti di essersi procurato da solo il malessere. Il quale, a loro avviso, sarebbe una conseguenza del vaccino anti Covid a cui si è sottoposto.
Gli haters non hanno quindi perdonato a Calà la partecipazione alle campagne per l’immunizzazione insieme al professor Fabrizio Pregliasco. Accuse alle quali questa mattina lo stesso attore ha voluto replicare. “Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo. Infatti non li leggo proprio“, le parole postate sul suo Twitter ufficiale. A poche ore dalla delicata operazione cui è stato sottoposto. E con un quadro clinico che, fortunatamente induce all’ottimismo. “Sta bene – ha svelato il suo agente – è sereno e già pianifica il ritorno al lavoro. Non è già più in terapia intensiva e tra 7-10 giorni conta di ritornare sul set“. Della serie, alla faccia di chi mi vuole male…
Cinema
David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”
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Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello, su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.
Cinema
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.
Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.
Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.
Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.
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