Attualità
Ora legale 2023, in arrivo l’ennesimo cambio: come evitare spiacevoli conseguenze
Ora legale 2023, a breve lancette (di nuovo) avanti di un’ora. Ma il modo per uscirne indenni c’è

Ora legale 2023, il ritorno. Manca ormai pochissimo al passaggio di consegne con l’orario solare. L’appuntamento in tal senso è fissato per la notte tra il 25 e il 26 marzo prossimi. Precisamente alle 2, che diventeranno le 3. Il nuovo orario si installerà automaticamente sui dispositivi di ultima generazione (tablet, pc, smartphone, smartwatch ecc.). Su quelli analogici, come i vecchi orologi da polso, sugli elettrodomestici e su alcuni modelli di auto, bisognerà invece impostarlo manualmente, muovendo le lancette fino al punto desiderato. Dormiremo dunque un’ora in meno, ma in compenso ne avremo una in più di luce in vista della stagione estiva. L’ora legale sarà in vigore fino al 29 ottobre, quando lascerà spazio nuovamente a quella solare.
Avremo dunque giornate apparentemente più lunghe, il che sarà un bene sotto il profilo del risparmio di energia. Attenzione però agli effetti sulla salute: il cambio dell’ora potrebbe invece causare stress e disturbi del sonno. Dormendo un’ora in meno, infatti, si potrà essere più stanchi e meno concentrati. Senza contare che potrebbero comparire anche emicrania, cattivo umore e minor appetito. Niente paura però: i disturbi arrivano e vanno via nel giro di qualche giorno. Volendo, ci si può preparare ad essi magari impostando già da domani la sveglia un pò prima. E mangiando sano e leggero, soprattutto a cena. Ma, tra le indicazioni degli esperti, vi è anche il non stare svegli fino a tardi e evitare attività fisica e bere alcolici prima di addormentarsi.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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