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Party mascherato al Vittoriano: schiamazzi e incredulità davanti al monumento

Party mascherato al Vittoriano. Episodio di ‘cafonaggine’ nell’area più centrale di Roma

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Party mascherato al Vittoriano: schiamazzi e incredulità davanti al monumento

Party mascherato al Vittoriano. Della serie, quando il gatto non c’è i topi ballano. Nello specifico, il primo sono i controlli, sempre assenti quando ce n’è più bisogno. I secondi invece (che hanno ballato per davvero) sono un gruppo di ragazze spagnole, in vacanza a Roma. Le quali hanno scelto un modo davvero poco consono per divertirsi. Giunte davanti alla piattaforma in onore dei caduti, cuore del monumento, hanno dato vita ad una vera e propria festa in maschera. Vestite e truccate in ‘stile Carnevale’, si sono scatenate in canti e balli sguaiati, oltre che in una imitazione ironica della statua equestre di Vittorio Emanuele II. Un brutto spettacolo quindi quello davanti al quale si è trovato chi passava da quelle parti sabato scorso, intorno alle 12.30.

Sconosciuto al momento il motivo dell’iniziativa, forse un addio al celibato o la celebrazione di un’usanza del paese natio delle giovani. Sta di fatto che urla e schiamazzi hanno caratterizzato un’area sacra della storia italiana, per di più senza che alcuno si sia preso la briga di porvi fine. Il luogo, riporta Il Messaggero, non è infatti di competenza della Polizia Locale, ma esclusivamente degli addetti alla sicurezza del monumento. I quali dipendono da Ales, società che fa riferimento al Ministero dei Beni Culturali. Alla scena, durata circa 40 minuti, hanno assistito, tra sorrisi e indignazione, sia cittadini che turisti. Qualcuno dei quali ha per la verità provato a far desistere le esagitate, ricevendo però in risposta da queste una sonora risata.

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Minacciato per un biglietto della metro A a Roma: “Voleva soldi e mi ha minacciato”

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Minacciato per un biglietto della metro A a Roma: “Voleva soldi e mi ha minacciato”

Un ragazzo romano, V. C., è stato vittima di un tentativo di rapina mentre si trovava alla stazione della metro A di Vittorio Emanuele. L’episodio si è verificato intorno alle 23, quando il giovane stava acquistando un biglietto.

L’aggressore, un uomo di circa quarant’anni, malvestito e alterato, lo ha afferrato per il braccio. V. C. ha raccontato: «Stavo tornando a casa dopo essere stato a mangiare una pizza con degli amici. Proprio mentre stavo inserendo gli spicci nella macchinetta ho sentito qualcuno che mi stringeva il braccio». Il malvivente, armato di un ombrello rotto, ha minacciato il ragazzo di colpirlo se non gli avesse consegnato dei soldi.

Nonostante le intimidazioni, il ragazzo ha mantenuto la calma e ha reagito decidendo di spingere via l’aggressore per allontanarsi. «Mi sono divincolato e diretto verso i tornelli, prima di timbrare l’ho spinto via da me, finalmente non poteva più farmi del male. Sono stato pronto a reagire e non mi sono lasciato intimidire nonostante mi sia spaventato, quell’uomo era fuori controllo». V. C. ha sottolineato la necessità di aumentare i controlli nelle stazioni, specialmente durante le ore più critiche.

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52enne risponde dopo l’ennesima lite con la compagna per il tentato incendio dei suoi capelli

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52enne risponde dopo l’ennesima lite con la compagna per il tentato incendio dei suoi capelli

«Venite, ho accoltellato mio marito» ha dichiarato S.F., 52 anni, originaria di Pescara, al 112, mentre suo marito, D. V., giaceva gravemente ferito nel loro appartamento a Roma. All’arrivo delle forze dell’ordine, la donna, con il volto tumefatto, attendeva sul pianerottolo. Gli agenti hanno trovato l’uomo a terra con dieci fendenti all’addome e hanno subito allertato i soccorsi.

LE VIOLENZE

Secondo quanto emerso, la 52enne avrebbe reagito «all’ennesimo episodio di violenza da parte del marito», che lavorava nell’amministrazione di un ospedale romano. L’uomo l’avrebbe insultata e colpita ripetutamente con un appendiabiti, tentando anche di bruciarle i capelli sul fornello. Per difendersi, S.F. ha impugnato un coltello da cucina e colpito l’uomo sul torace, dopo anni di maltrattamenti subiti senza mai sporgere denuncia.

Il 52enne è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo-Forlanini, ma non sarebbe in pericolo di vita. Anche la moglie è stata portata al nosocomio Sant’Eugenio del quartiere EUR in condizioni gravi, ma stabile. Durante il tragitto, ha raccontato agli operatori di essere stata vittima delle vessazioni del marito e di aver agito per disperazione, una versione confermata anche da alcuni vicini di casa.

Attualmente, gli investigatori della Procura di Roma stanno indagando sull’accaduto, aprendo un fascicolo con l’ipotesi di reato per tentato omicidio, per chiarire la posizione della donna.

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