Attualità
Roma Metro A B C assediate dalle gang
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Roma le Metro assediate dalle gang stanno seminano il terrore tra i coetanei, vestono con tute sportive, indossano cappellini con visiera e felpe con il cappuccio con fare minaccioso e spavaldo.
Il modus operandi è semplice un gruppo di ragazzi si avvicinano con la scusa di chiedere un euro oppure una sigaretta, poi la vittima prescelta viene circondata minacciata e picchiata. Il bottino è costituito per la maggior parte delle volte dallo smartphone e dal poco denaro trovati nelle tasche: in alcuni casi, sono stati rubati anche di capi d’abbigliamento e oggetti di valore.
Ci sono testimoni filmati e denunce delle vittime e fioccano le denunce. I luoghi prediletti sono la Metro A (Spagna e Termini) Metro C (San Giovanni) Metro B (Conca d’Oro, Rebibbia e Ponte Mammolo) e i giorni più frequenti per mettere a segno i colpi sono quelli del week end, con il sabato in testa.
Tra i componenti delle gang ci sarebbero anche delle ragazze ,che non solo parteciperebbero attivamente ai furti ma anche ai pestaggi, sembrerebbero siano ragazzi sia italiani sia naturalizzati italiani ma con genitori di origine nord africana o sud americana. I membri di queste “bande della metro” sembrano avere tratti comuni minori che bivaccano dal pomeriggio fino alla chiusura dei varchi, ascoltando musica fumando e senza nessun timore.
Le Metro della capitale nonostante la videosorveglianza il pattugliamento continuano a non essere luoghi sicuri per i cittadini che spesso sono vittime di furti, di violenza e troppo spesso di disservizi.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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