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Cronaca

Scuolabus incendiati, Procura e Pompieri al lavoro per far chiarezza

Scuolabus incendiati, il comunicato del Campidoglio sull’episodio di ieri sera

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Scuolabus incendiati, Procura e Pompieri al lavoro per far chiarezza

Scuolabus incendiati, è mistero. Tutto è iniziato nella serata di ieri, in un deposito in via Ostiense. Ben 22 i pulmini, utilizzati per il trasporto dei bambini da e per le scuole, andati distrutti nel rogo. Mezzi che sarebbero di proprietà di una società privata. Lo fa sapere il Campidoglio in una nota, in cui si rivela che sono in corso le indagini del caso. Magistratura e Vigili del Fuoco, scrive l’Amministrazione comunale di Roma Capitale, stanno effettuando in queste ore gli accertamenti volti a chiarire la dinamica e le cause dell’incendio.

I primi rilievi effettuati, si legge nel comunicato, farebbero propendere gli inquirenti per l’origine dolosa delle fiamme. Le quali, si aggiunge, sarebbero state innescate in più punti. Maggiore sicurezza, si sottolinea, si avrà tuttavia solo una volta concluse le indagini. Sui cui esiti il Questore di Roma e il Comandante provinciale dei VdF stanno provvedendo ad aggiornare il sindaco Gualtieri. Sembra infine che i mezzi coinvolti non erano più nella disposizione di Roma Capitale e gran parte era già finita in dismissione.

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Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

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Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

Il 14 giugno il Roma Pride tornerà in piazza con lo slogan ‘Fuorilegge!’. Mario Colamarino, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, denuncia che “le politiche repressive del governo Meloni, in questi tre anni, hanno prodotto una serie di leggi volte a criminalizzare la comunità Lgbtqia+ in tutto il globo terracqueo”. Colamarino sottolinea l’accanimento del governo nei confronti della comunità, definendolo “un’arma di distrazione di massa” che porta a una marginalizzazione e criminalizzazione del popolo Lgbtqia+.

Rivendicazioni e richieste

I promotori del Roma Pride evidenziano di essere accusati di propaganda “solo perché rivendichiamo la nostra esistenza, anche attraverso un linguaggio che rispetti le nostre identità”. Continuano a subire “odio e violenza per il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere” e richiedono da anni leggi a tutela dei diritti della comunità. Tuttavia, lamentano che “la nostra classe politica è impegnata in ben altre questioni più importanti”: combattere contro asterischi e schwa e produrre leggi contro l’ideologia gender.

Autodeterminazione e diritti

Colamarino denuncia un attacco alla libertà individuale, dichiarando: «Chi ci governa vorrebbe impedirci di autodeterminarci nella nostra identità di genere, eppure la stessa Giorgia Meloni si autodetermina come il presidente del consiglio». La comunità Lgbtqia+ si oppone decisamente alle recenti normative, che, secondo loro, negano l’esistenza delle famiglie e creano un “incostituzionale divieto universale di gestazione per altri”. Concludono affermando che “il Roma Pride e la comunità Lgbtqia+ non arretrano e non intendono rinunciare a nessuna rivendicazione. Ci proclamiamo fuorilegge”.

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Cronaca

Vandalizzata la targa della sala consiliare del IX municipio, Gualtieri commenta: “Inaccettabile”

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Vandalizzata la targa della sala consiliare del IX municipio, Gualtieri commenta: “Inaccettabile”

Non fermerà la vita democratica l’incendio doloso che la scorsa notte ha colpito la targa d’ingresso dell’aula consiliare del municipio IX di Roma Eur. La scoperta stamani dell’atto vandalico ha suscitato una forte reazione da parte delle istituzioni, in particolare della mnisindaca Titti di Salvo, che ha condiviso sui social la foto della targa distrutta.

Condanna istituzionale

Di Salvo ha dichiarato: "Esprimiamo la nostra più ferma condanna per l’atto vandalico e doloso che ha colpito la targa della nostra Sala Consiliare. Un gesto inaccettabile che non solo danneggia un simbolo della nostra istituzione, ma rappresenta un attacco ai valori di democrazia e partecipazione che il Consiglio incarna." Ha aggiunto che l’incendio non è solo un atto di inciviltà, ma "un affronto a una intera comunità. Nessuna forma di violenza o intimidazione potrà mai indebolire il nostro impegno nel garantire trasparenza, dialogo e rispetto delle istituzioni e della vita democratica.”

Reazione del sindaco

Il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato l’episodio, affermando: "L’incendio della targa dell’Aula consiliare nel IX Municipio rappresenta un atto grave e inaccettabile contro le istituzioni democratiche. Confido che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili. Esprimo piena solidarietà alla presidente Titti Di Salvo, agli amministratori municipali e alla comunità del Municipio IX."

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