Alessandro Parini sarebbe morto a causa del violento impatto con l’auto attentatrice. Condotta a folle velocità da un terrorista, quest’ultima lo avrebbe centrato in pieno venerdì sera, mentre si trovava sul lungomare di Tel Aviv. La notizia arriva dal quotidiano Haaretz, che cita fonti delle forze di polizia. Le quali si sono soffermate anche sul modo in cui l’attentato si è svolto. Il terrorista, di origini arabo-israeliane, avrebbe avuto proprio l’intenzione di colpire Parini e il suo gruppo mentre stavano passeggiando. La sua azione sarebbe stata quindi pensata prima di essere eseguita.
Una conclusione alla quale chi indaga è giunto dopo un lungo lavoro, iniziato quasi subito dopo l’accaduto. E che ha portato ad escludere l’ipotesi, circolata inizialmente, che l’attentatore avesse voluto fare oggetto di vittime di colpi d’arma da fuoco. Così come quella dell’incidente, portata avanti dai parenti del cittadino arabo-israeliano, secondo i quali l’uomo avrebbe avuto un colpo di sonno. Invece i risultati dell’esame autoptico eseguito sul corpo di Parini hanno fatto chiarezza sul reale scenario. I medici non vi avrebbero infatti trovato proiettili bensì ferite consistenti a testa e schiena. Le stesse che lo speronamento gli avrebbe provocato e che gli sarebbero state fatali.