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Cronaca

Droga a Roma Est, maxi sequestro di stupefacenti tra Tor Bella Monaca e Tor Vergata

Droga a Roma Est, importante operazione dei Carabinieri nelle piazze di spaccio del quadrante

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Droga a Roma Est, maxi sequestro di stupefacenti tra Tor Bella Monaca e Tor Vergata

Droga a Roma Est, è invasione. L’attività per fermarla dei Carabinieri negli ultimi giorni si è quindi particolarmente intensificata. Numerosi infatti i blitz nelle zone ritrovo di pusher, che hanno portato a risultati eccellenti. Ovvero, 5 persone finite in manette e soprattutto 56 kg di stupefacente, del tipo hashish e marijuana, posti sotto sequestro. Questi ultimi sono stati scovati ieri sera, all’interno di un’abitazione di via Bitritto. A detenere l’ingente quantitativo, nascosto in un borsone, una coppia, originaria della Capitale, rispettivamente di 70 e 59 anni. Entrambi sono stati quindi arrestati e condotti in caserma.

Altri due trentenni, anch’essi romani, hanno subito la medesima sorte, uno in via Giovanni Battista Scozza e l’altro in via Sant’Elpidio a Mare, in zona Corcolle. Questo secondo soggetto, senza fissa dimora e con precedenti, sarebbe stato pizzicato a cedere stupefacenti dall’interno della propria auto. I militari, dopo averlo bloccato insieme all’acquirente, hanno proceduto a perquisire lui e il veicolo. Indosso gli hanno rinvenuto così 20 grammi di hashish e 280 euro in contanti, probabile guadagno dell’attività illecita. Il compratore è stato invece identificato e segnalato come assuntore.

Il primo pusher invece ha provato a sottrarsi al controllo colpendo con calci e pugni i militari. I quali sono riusciti tuttavia a domarlo e poi a perquisirlo. Hanno così accertato che con sè aveva 8 dosi di cocaina, 120 euro in contanti, e un coltello a serramanico lungo 24 cm. Il tutto è stato ovviamente acquisito, mentre al giovane è stata contestata anche la resistenza. Infine, in via Casilina, nei pressi della stazione Metro C Giardinetti, è stato arrestato un 33enne straniero, senza occupazione e con precedenti. Insospettiti dal suo girovagare, lo hanno sottoposto a controllo, rinvenendo 9 grammi di eroina suddivisa in 10 dosi.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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