Cronaca
Malato allo stadio per vedere la Roma: dipendente pubblico rischia grosso
Malato allo stadio per vedere la Roma, l’incredibile scoperta della Guardia di Finanza.

Malato allo stadio per vedere la Roma. Per di più, in trasferta. E’ quanto hanno scoperto, nel corso di un’indagine sulla legalità nella Pubblica Amministrazione, i militari delle Fiamme Gialle di Rieti. L’uomo sarebbe dipendente di una società a partecipazione pubblica, che si occupa di fornire un servizio utile alla collettività. Assente dal lavoro per malattia, in realtà si sarebbe recato all’estero per seguire dal vivo la sua squadra in una gara delle Coppe Europee. Una condotta che gli è costata una denuncia all’Autorità Giudiziaria del luogo per varie violazioni inerenti il Codice Penale.
Che il ‘lavoratore’ avrebbe effettuato nel dicembre del 2021, in occasione del match di Conference League tra Cska Sofia e Roma, disputato nella capitale bulgara. Gli inquirenti hanno esaminato i tabulati del cellulare dell’uomo e le liste dei passeggeri sui voli da e per la Bulgaria e di coloro che avevano acquistato un biglietto per la partita. I loro sospetti sulla sua infedeltà al posto di lavoro si sono così rafforzati. E hanno individuato nella Società da cui dipendeva la parte offesa, in quanto lo avrebbe pagato per le giornate di ‘assenza’. L’uomo dovrà quindi ora rispondere di truffa aggravata e falso per induzione nell’emissione dei certificati di malattia.
Cronaca
Ottanta anni della nostra cosiddetta libertà, Corrado Augias ripercorre le pagine della nostra storia.

EventoImperdibile Che collega passato e presente con un film da brividi? #MisteriDelCinema
Lo scrittore al centro della scena
Lo scrittore in questione sta per catturare l’attenzione di tutti con un’apertura mozzafiato: proietterà gli ultimi minuti del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, creando un ponte emozionante tra epoche diverse. Immagina di scoprire segreti nascosti che uniscono storie del passato a realtà odierne – un evento che potrebbe lasciarti senza fiato!
Il fascino del film e le sue sorprese
Il film di Paola Cortellesi, acclamato per la sua intensità e i temi timeless, diventerà il fulcro di questo incontro. Cosa succederà quando gli ultimi frame illumineranno la sala? Potresti imbatterti in rivelazioni inaspettate che collegano fatti storici a questioni attuali, rendendo questa proiezione un must-see per chi ama i colpi di scena. Non perdere l’occasione di esplorare questi intriganti legami!Cronaca
L’Esquilino si trasforma in una nuova destinazione spirituale grazie a Papa Francesco e Santa Maria Maggiore, come San Pietro

PapaFrancesco a due passi da casa: il quartiere Esquilino si trasforma in una nuova San Pietro, attirando fedeli da tutto il mondo! #Esquilino #PapaFrancesco #Pellegrinaggi
Il quartiere che diventa un santuario
Immaginate svegliarvi e scoprire che il vostro quartiere è diventato una meta globale per milioni di fedeli: è esattamente ciò che sta accadendo all’Esquilino di Roma. Roberto, 74 anni, non nasconde il suo stupore mentre osserva dalla finestra di via Merulana la fila infinita di persone in attesa davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore. “Ho il privilegio di averlo a 500 metri da casa”, racconta con gli occhi pieni di meraviglia, riferendosi alla tomba di Papa Francesco. Da ieri, con l’apertura ufficiale della sua sepoltura, migliaia di pellegrini stanno affollando le strade, rendendo questo angolo multietnico di Roma un vero e proprio polo di attrazione spirituale. Le autorità hanno già rafforzato la sicurezza e riorganizzato i percorsi, promettendo settimane di pellegrinaggi ininterrotti che potrebbero cambiare per sempre il volto del quartiere.
Le storie che catturano l’immaginazione
Ma cosa dicono gli abitanti di questa svolta epica? Paola, 30 anni, vive a pochi passi dalla basilica e non può fare a meno di chiedersi: “I prezzi saliranno, i bar e i ristoranti si adegueranno al turismo di massa – sarà una sfida, ma anche un orgoglio per noi”. Tra la folla cosmopolita, si sente l’eccitazione di Omar, 31 anni, argentino, che sventola fiero la bandiera del suo paese: “Vivere qui, dove riposa il primo Papa argentino, è come avere un pezzo di casa a Roma – mio fratello è volato da Buenos Aires solo per questo!”. I commercianti, come Laura Carmignani della pasticceria “Regoli”, sono già in fermento: “Ci sarà più movimento, e per noi è un’opportunità unica, ma dobbiamo gestirlo con rispetto e qualità”. Persino il direttore di una bakery locale ammette: “Spero che porti più sicurezza – è un privilegio, ma anche una grande responsabilità”.L’impatto sulla vita quotidiana
E mentre la semplice lastra di marmo con la scritta “Franciscus” dentro la basilica attira curiosi e devoti, fuori le strade pulsano di una nuova energia. Al ristorante “Casa Maria”, una cameriera racconta con emozione: “Abbiamo visto Papa Francesco tante volte, quasi da vicino – ora ogni giornata avrà un sapore diverso, tra più lavoro e tanta malinconia”. I piccoli imprenditori, come Fabio Forti del negozio di souvenir, non nascondono il loro nodo alla gola: “Non è solo business, è un regalo – il Papa è qui vicino, come sentirselo in casa”. Lungo i marciapiedi, tra bar e vetrine, gli abitanti si scambiano storie di un quartiere che, tra italiani, indiani e marocchini, si lega ora a una figura iconica. L’Esquilino non è più solo il quartiere della stazione Termini: è una terra sacra in divenire, dove ogni angolo potrebbe riservare sorprese inaspettate.
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