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Xabi Alonso contro Mourinho nella semifinale Roma-Leverkusen di Europa League

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Xabi Alonso contro Mourinho nella semifinale Roma-Leverkusen di Europa League

A maggio, l’emozionante scontro tra ex-allievo e ex-maestro: Xabi Alonso contro José Mourinho. I due si sfideranno nella semifinale di Europa League tra Bayer Leverkusen e Roma. L’ex centrocampista spagnolo, un tempo allenato dal tecnico portoghese nei trascorsi insieme al Real Madrid, è pronto ad affrontare il suo vecchio mentore in una doppia sfida che si preannuncia avvincente e combattuta. Entrambi hanno già lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio: Xabi Alonso con la sua tecnica impeccabile, la visione di gioco eccezionale e la sua leadership sul campo, Mourinho con la sua personalità carismatica, le sue tattiche infallibili e le sue straordinarie capacità di motivazione.

Xabi Alonso contro Mourinho: gli ostacoli dei quarti prima di Roma-Leverkusen

Nella sfida Xabi Alonso contro Mourinho, lo spagnolo ha già dimostrato di avere le qualità giuste, guidando il suo Bayer alla vittoria per 4-1 contro l’Union Saint-Gillois e guadagnandosi un posto nella final four di Europa League insieme a Siviglia, Juventus e alla sua avversaria diretta, appunto, la Roma di Mourinho. Anche se i giallorossi nei quarti hanno dovuto superare un ostacolo ben più arduo, il Feyenoord ex finalista e avversario in Conference League (rileggi la sintesi della finale), in un match deciso ai tempi supplementari grazie alle reti di El Shaarawy e del capitano Pellegrini. I tifosi giallorossi, che ora sognano di raggiungere la finale di Budapest, possono già iniziare a scommettere sulla propria squadra grazie ai bookmaker come Snai, il sito numero uno per le scommesse in Italia, che offre il miglior bonus del 2023, come confermato da BonusFinder (visita il loro sito qui). Non sarà semplice contro una squadra, il Leverkusen, settima in Bundesliga ma vicinissima alla zona Champions. E Mourinho sa che stavolta sull’altra panchina troverà un rivale che conosce molto bene le sue mosse.

Dal Liverpool al Real per 35 milioni: i numeri di Xabi Alonso con le merengues

Xabi Alonso contro Mourinho

La Curva Sud pronta per la doppia sfida contro i tedeschi.

Xabi Alonso ha giocato per il Real Madrid tra il 2009 e il 2014, dopo essere stato acquistato dal Liverpool per circa 35 milioni di euro. Ha disputato un totale di 236 partite per i blancos, segnando 6 gol nonostante il ruolo arretrato da perno davanti alla difesa. Il suo stile di gioco, caratterizzato da passaggi precisi, regia sopraffina e recuperi lampo, lo ha reso uno dei migliori centrocampisti difensivi della sua generazione. Durante il suo periodo al Real Madrid, Alonso ha vinto una Liga, 2 Coppe del Re, 1 Supercoppa spagnola e una Supercoppa UEFA. È stato quindi un pilastro nella squadra delle merengues che per anni ha lottato contro il rivale Pep Guardiola e il suo Barcellona. Vedremo come questi numeri saranno più o meno determinanti nell’agone Xabi Alonso contro Mourinho.

L’arrivo di Mourinho: la rivalità con il Barça di Guardiola e la Liga dei record

Dopo il Triplete con l’Inter, Mourinho ha preso le redini del Real Madrid nell’estate 2010 subentrando a Manuel Pellegrini. L’arrivo dello Special One ha inaugurato una nuova era per il club, caratterizzata dall’accesa rivalità con il Barcellona. Guardiola e Mourinho sono diventati due figure diametralmente opposte in termini di stili e ideologie: il catalano con il suo tiki-taka rivoluzionario, basato sul possesso palla, e il portoghese con il suo sistema di gioco inespugnabile in fase difensiva e letale in contropiede. Al secondo anno sulla panchina del Real, Mourinho ha vinto la Liga 2011-12 stabilendo un nuovo record di gol e punti in una singola stagione (rileggi un articolo sui record). L’anno precedente aveva già conquistato la Copa del Rey, battendo proprio il Barcellona al Mestalla con un gol storico di Cristiano Ronaldo nel secondo dei tempi supplementari, in una gara giocata per intero da Alonso a conferma del suo ruolo cruciale. A metà maggio sarà non solo Bayer contro Roma ma anche Xabi Alonso contro Mourihno, ex-allievo vs ex-mentore, mentre la storia non si scriverà solo sul campo, ma anche oltre la linea del fallo laterale.

Cronaca

Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Scontri fra tifosi del Lecce e quelli della Roma. La protesta del sindacato di Polizia

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Scontri fra tifosi del Lecce e quelli della Roma. La protesta del sindacato di Polizia

All’indomani della vittoria di Lecce, la Roma deve però far conto con alcune problematiche che interessano i suoi supporter. A causa degli scontri avvenuti in occasione della partita tra Lecce e Roma infatti sono rimasti feriti 10 agenti di polizia del XV Reparto Mobile di Taranto.

Il sindacato Siap commenta la notizia chiedendo di inasprire le pene per chi si rende protagonista di certe azioni. “Urge immediatamente l’approvazione del DL sicurezza e di norme che inaspriscano le pene nei confronti di coloro che si rendono protagonisti di tali episodi, con daspo a vita per chi commette violenza in occasione di manifestazioni sportive.”

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