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Nuova Ztl Roma, i cittadini romani insorgono contro Gualtieri
Nuova Ztl Roma, dilaga online la protesta per la prossima istituzione della ‘fascia verde’
Nuova Ztl Roma, i cittadini dicono no. In migliaia in queste ore stanno facendo sentire la propria voce sul web. Dove il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori, ha promosso una petizione proprio per chiederne l’abolizione. Già 32mila al momento le firme raccolte, ma il dato è destinato a crescere ulteriormente di qui a breve. Secondo l’esponente del Carroccio romano, infatti, “le limitazioni al traffico della città colpiranno prevalentemente chi è economicamente più debole“. Esse, spiega, riguarderanno “circa 330mila persone, tra residenti e non residenti“.
Santori aggiunge poi che saranno “51 i varchi di controllo” installati per impedire “l’ingresso e il parcheggio ai veicoli giudicati inquinanti“. E le conseguenze non mancheranno. Su tutte, “l’obbligo di rottamazione in capo a tutti i cittadini proprietari di tali veicoli“. Che quali saranno nello specifico? “Da novembre 2023 – spiega il leghista – non potranno più circolare le autovetture diesel Euro 4. Dal prossimo anno invece toccherà a quelle a benzina Euro 3 e poi alle Euro 5“. Il che, insiste Santori, rende il provvedimento “assolutamente insostenibile per tante famiglie“.
NUOVA ZTL ROMA: “IMPEDITI SPOSTAMENTI SENZA ALTERNATIVE”
Alle quali, sottolinea, “verranno impediti i più fondamentali quanto necessari spostamenti, come raggiungere il posto di lavoro o, ancora peggio, gli ospedali. Tutto questo salvo dover sopportare un ingente esborso economico per l’acquisto di una nuova autovettura“. Santori però si sofferma anche sullo stop, giudicato “incomprensibile” alle auto d’epoca. Che, puntualizza, “si stima rappresentino lo 0,26% del parco totale“. E non dimentica le altre tipologie interessate: “I veicoli bi-fuel, anche trasformati e marcianti, alimentati a Metano o Gpl. Le attività turistiche, quelle connesse al cinema e alla riparazione dei veicoli. Che subiranno tutte una contrazione del proprio fatturato“.
A tutto ciò, accusa, l’Amministrazione non ha posto rimedio: “Non è stato avviato un reale piano di mobilità integrata, nè di incentivazione all’uso del trasporto pubblico“. Quest’ultimo, in particolare, risulta “carente sia per vetustà del parco macchine che per gestione del servizio“. Mancano alternative insomma, e, con le difficoltà economiche del momento, è “impensabile che lavoratori e anziani sostituiscano il proprio mezzo privato in nome della transizione ecologica“. Di tutte queste istanze si fa portavoce la petizione, le cui firme verranno consegnate al sindaco Gualtieri in persona.
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