Primo Piano
Ztl fascia verde, il ricorso al Tar può costare carissimo ai romani: il motivo
Ztl fascia verde, l’avvertimento dell’Assessore alla Mobilità ai contrari all’iniziativa
Ztl fascia verde, il Campidoglio risponde alle proteste. Dopo la decisione dei movimenti contrari alla decisione di ricorrere al Tar, in campo è sceso Eugenio Patanè, delegato capitolino alla Mobilità. Il quale ha avvertito che un eventuale parere del Tribunale favorevole ai manifestanti potrebbe costare molto caro all’intera cittadinanza. Ovvero, norme ancora più severe e viabilità cittadina ancora più ristretta di quella attuale. L’Assessore ha ribadito i benefici che la maxi Ztl apporterebbe in termini di riduzione del traffico e, di conseguenza, di miglioramento della qualità dell’aria. Essi, ha evidenziato, si aggiungerebbero alle iniziative relative a trasporti pubblici, bike e car sharing atte a far usare di meno l’auto.
Ma, proprio su quest’ultimo fronte, i problemi per i cittadini potrebbero essere maggiori di quelli con cui hanno dovuto fare i conti finora. “La seconda ordinanza del sindaco – ha spiegato Patanè – scadrà a giugno. Dopodichè, non ne è prevista un’altra. La segnaletica dei varchi è infatti stata già installata, per cui vigerà la delibera del Comune. Ma, se il Tar o il consiglio di Stato dovessero rimuoverla, sarà peggio. A quel punto, infatti, tornerebbero in vigore le norme tecniche del piano regionale di qualità dell’aria. Le quali sono ancora più stringenti. Prevedevano infatti il divieto di sosta e transito degli Euro 3 a benzina e degli Euro 4 Diesel già dal 2022“. Tradotto in soldoni, ci sarebbe un blocco immediato. Della serie, dalla padella nella brace…
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