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Chiude Maternità al Cristo Re, Rocca risponde alle proteste
Chiude Maternità al Cristo Re, operatori e mamme contro la decisione. Le parole del governatore

Chiude Maternità al Cristo Re. La notizia era nell’aria da qualche giorno, ma quest’oggi è arrivata l’ufficialità. Il reparto resterà in attività ancora 75 giorni poi verrà smantellato. E con esso chi vi lavora: 113 persone, tra personale medico e liberi professionisti. Si tratta di dipendenti del gruppo GIOMI, accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale.
Proprio il presidente della società, Emmanuel Miraglia, ha chiarito a ‘Roma Today’, i motivi della decisione. “Nel nostro quadrante – ha spiegato – ci sono già il San Filippo Neri e il Santo Spirito che hanno punti nascita. Dove si effettuano circa 500 parti l’anno. Noi siamo intorno ai 1200 e il periodo dimostra che andranno a diminuire“.
Una circostanza che porta a conseguenze ben precise: “Questi reparti non sopravvivono sotto i 1000 parti l’anno, quindi è meglio aggregarli. Solo così si può garantire strutture di eccellenza alla natalità del territorio“. E sul personale, Miraglia assicura: “Il 50% sarà ricollocato nella struttura. Degli altri se ne occuperà la Regione, con l’auspicio che li riassorba in blocco“.
Ma intanto la decisione ha già fatto scoppiare la rivolta. In campo sia i lavoratori che le mamme, che hanno creato una petizione che ha già raggiunto quota 10mila firme. Il reparto, dicono, è “un posto dove le mamme vengono ascoltate, accudite e consigliate. La Regione ne revochi la chiusura, così da non privare le mamme dell’esperienza, della competenza, dell’impegno, della dedizione e dell’amore dello staff“.
Alle proteste ha risposto, in una nota, il Governatore del Lazio (e Delegato alla Sanità) Francesco Rocca. Il quale ha fatto presente di non potersi intromettere nelle scelte di un’azienda privata. Ma al tempo stesso ha assicurato che le future mamme saranno ricollocate in altre strutture. E anche il personale verrà riassorbito. Non ci sarà invece trattativa sulla riconversione dei posti letto.
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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