Zerocalcare e quella battuta che accende lo scontro tra Roma e Milano

Zerocalcare torna sugli schermi di Netflix. Ma stavolta è più serio e soprattutto divisivo. ‘Questo mondo ci renderà più cattivi’ è il titolo dell’ultima fatica dell’artista toscano, che segue ‘Strappare lungo i bordi’. E se qui i temi erano ironici e leggeri, in questo secondo capitolo si va più sul sociale e sulla politica. Dall’accoglienza nei quartieri di Roma alle proteste dell’estrema destra contro l’arrivo di rifugiati siriani, la serie si dipana attraverso una miriade di situazioni. Elaborate nel consueto dialetto capitolino.

Un elemento ha però contribuito negli ultimi giorni ad accendere una polemica abbastanza forte sui social: la panna. Meglio gratis o a pagamento? La risposta a questo interrogativo arriva in un fotogramma di uno dei primi episodi. Dove, alle spalle dei due protagonisti, Zero e Secco, all’interno di una gelateria, compare un cartello. “La panna sul gelato è gratis perchè non stamo a Milano“, il contenuto. Che si riferisce al fatto che, diversamente che a Roma, nel capoluogo lombardo l’aggiunta bianca sul cono si pagherebbe a parte.

E le repliche, piccate e pungenti, dei diretti interessati non si sono fatte attendere. “Che meraviglia mangiare un cono con panna gratis immerso nel fetore della monnezza“, scrive uno su Twitter. A cui si aggiunge un’altra, più ironica: “Il mio compagno romano vive da 23 anni a Milano e ancora sbrocca per questa cosa“. Mentre da altre città arriva addirittura ‘invidia’ per la scelta dei gelatai romani: “Se fosse gratis anche qui da me, la prenderei sempre“, il cinguettio di ‘Sereautunnali’.

E a Roma cosa ne pensano? Gli abitanti della Capitale sono indubbiamente orgogliosi del fatto che in città la panna non si paghi. Nonostante, va detto per correttezza, anche qui alcuni esercizi praticherebbero un sovrapprezzo di 50 centesimi. Una cosa che qualcuno però definisce “un crimine contro l’umanità“. E ringrazia Zerocalcare per aver portato avanti anche questa ‘battaglia’: “Bravo, combattiamo chi prova a introdurre la panna a pagamento a Roma. La panna non si tocca, neanche quella doppia“.