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Tor Bella Monaca e Casilino, donne colluse nello spaccio organizzato nella capitale.

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Tor Bella Monaca e Casilino, donne colluse nello spaccio organizzato nella capitale.

Sono due le donne arrestate per spaccio solamente negli ultimi giorni tra Tor Bella Monaca e Casilino.

Un fenomeno che già dalla scorsa settimana era in aumento, quado la Questura di Roma aveva cominciato questa serie di Blitz alla Droga che ha fatto emergere una realtà preoccupante: sono in netto aumento gli arresti di ragazzini giovanissimi mentre le donne, da sempre coinvolte nelle spaccio, vengono trovate in possesso di quantità sempre maggiori di contanti e sostanza.

Tor Bella Monaca

Una donna come riportato dalla Questura di Roma è stata arrestata perchè gravemente collusa con le attività di spaccio organizzato.

“I poliziotti, dopo aver ricevuto notizia di un ingente giro di spaccio di sostanze stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, hanno istituito un apposito servizio di osservazione nei pressi di un’ abitazione di una donna a loro nota, nel quale, fingendosi agenti della Polizia Locale, giunti sul posto  per una segnalazione di occupazione abusiva, hanno suonato al citofono e una volta raggiunto l’appartamento, hanno palesato la loro appartenenza alla Polizia di Stato”.

La donna, una volta capita la situazione non ha opposto resistenza e lasciato che gli agenti scoprissero i 1500 euro che nascondeva insieme a 300 grammi di hashish.

Casilino

Un’ altra donna di 36 anni è stata invece arrestata nel quartiere Casilino, già noto ai Carabinieri per l’intensissima attività di spaccio nella zona. Secondo quanto riportato dalla Questura gli agenti: “hanno notato la donna prelevare dalle tasche dei pantaloni un involucro che consegnava, a seguito di scambio di denaro, a un uomo. Gli agenti immediatamente hanno fermato la donna che era in possesso di 20 involucri di cocaina per un peso di 10 grammi, occultati in un pacchetto di sigarette e 50 euro in contanti”.

I due arresti a Tor Bella Monaca e Casilino rappresentano solo l’inizio di un periodo di forte contrasto da parte della polizia di Stato verso le attività di spaccio organizzato.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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