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Roma: arresti in zona Trastevere, Quarticciolo e Casilino

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Roma: arresti in zona Trastevere, Quarticciolo e Casilino

 

La Questura di Roma ha iniziato il mese scorso una serie di indagini sulla capitale che ha portato negli scorsi giorni una serie di assalti al narcotraffico organizzato e a 7 arresti.

Questo periodo estivo porta infatti ad un conseguente aumento della domanda per l’acquisto di droga nella capitale, per far fronte a ciò una quantità sempre maggiore di persone ha mandato il proprio “curriculum” alle organizzazioni impegnate nel traffico di narcotici

A Trastevere

Sono due ragazzini di 15 anni ad essere colpiti, erano il perno del contatto tra i produttori e i consumatori, entravano in Villa Sciarra da un buco nelle recinzioni e andavano a scambiare la merce con i clienti. L’utilizzo di ragazzi giovanissimi per scopi criminali è in netto aumento, in questo caso gli agenti hanno fermato sul nascere la possibilità che altri minorenni potessero essere “assunti” dai narcotrafficanti. I due ragazzini comunque hanno reagito in maniera violenta al tentativo di arresto, sferrando calci e pugni al meglio delle loro possibilità, venendo sopraffatti dalla squadra di agenti.

In zona Casilino

Gli agenti hanno arrestato un produttore che celava in un’abitazione fatiscente una serie di attrezzature per la raffinazione della cocaina. L’uomo di 47 anni ha subito una veloce irruzione della squadra mobile che non gli ha lasciato scampo.

In zona Quarticciolo

iter simile è stato messo in atto in zona Quarticciolo dove una coppia uomo donna, lui di 45 e li di 20 anni, è stata arrestata in un’altra abitazione adibita alla produzione e alla vendita al dettaglio della sostanza. Una volta fatta irruzione nell’appartamento la squadra mobile ha effettuato gli arresti.

Leggendone i dettagli si può comprender come questi arresti abbiano un unico filo conduttore: l’utilizzo di agenti di polizia in maniera sempre più intelligente, mandati diverse volte in incognito dagli spacciatori come clienti.

Comprandogli la merce e stabilendoci rapporti di fiducia l’agente in incognito riesce a studiare il profilo dello spacciatore e fornire al nucleo organizzativo importanti dettagli utili per la cattura.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

Un grave incidente si è verificato all’alba di oggi, domenica 23 febbraio, su via Tiburtina, nel quartiere Rebibbia. Verso le 4.00, un’auto diretta verso il Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. L’incidente sembra essersi verificato a causa dell’alta velocità.

Un uomo di 33 anni, di nazionalità rumena e conducente della Mazda 6 coinvolta, è deceduto sul colpo. Il personale del 118, giunto sul posto, ha confermato il decesso. Altri due passeggeri, un uomo e una giovane di 28 anni, sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali Sandro Pertini e Policlinico Umberto I a causa delle gravi ferite riportate.

Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno chiuso via Tiburtina all’altezza di via Furio Cicogna per facilitare le operazioni di soccorso.

Reazioni alle stragi stradali

Marco Milani, Segretario Romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha commentato l’incidente: “Ennesima vittima sulle strade romane che va ad aggiungersi a quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera. La polizia locale, già carente di importanti risorse deve tornare al suo ruolo intensificando i servizi autovelox ed i rilievi etilometrici.” Ha poi aggiunto: “Solo una vera e propria guerra all’alta velocità e al consumo di sostanze alteranti, maggiori cause della gran parte di morti su strada, può riportare la sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee.”

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L’ultimo messaggio del prof Giovanni Scambia ai giovani medici è di non smettere di meravigliarsi.

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L’ultimo messaggio del prof Giovanni Scambia ai giovani medici è di non smettere di meravigliarsi.

Si sono svolte oggi le esequie di Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli e primario di ginecologia. L’ultimo messaggio del medico, registrato poco prima della sua scomparsa avvenuta il 20 febbraio a causa di un tumore al pancreas, è dedicato ai giovani medici e agli studenti di medicina.

Il video, condiviso da Scambia, esprime il suo desiderio di ispirare le nuove generazioni. “Il nostro viaggio nel passato e nel presente della ginecologia ostetricia del Policlinico Gemelli si conclude qui – spiega Scambia nel video – Faccio un ultimo messaggio, che voglio lasciare ai giovani che dovranno costruire il futuro della nostra scuola e della nostra clinica. Ed è quello di meravigliarsi dei progressi e delle conquiste così come mi meraviglio ancora io oggi di dove siamo arrivati”.

In un personale e toccante augurio, Scambia afferma: “Quando iniziai non avrei mai pensato di poter dire a una donna con un tumore che dopo la guarigione avrebbe potuto avere un bambino. Eppure oggi è così. Per chi scriverà la nostra storia, il mio augurio è di attraversare ancora tante scoperte e tante vittorie, magari con una squadra meravigliosa come la nostra. Grazie a tutti”.

Giovanni Scambia ha dedicato la sua vita alla medicina e alla formazione, lasciando un’importante eredità come ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e come Direttore Scientifico del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, contribuendo significativamente alla ricerca medica e alla crescita della struttura.

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