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Cinema

Carlo Verdone intelligenza artificiale, l’attore romano attacca: “È una parac***ta”

Carlo Verdone intelligenza artificiale, la tecnologia pesantemente bocciata nell’uso nel cinema

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Carlo Verdone intelligenza artificiale, l’attore romano attacca: “È una parac***ta”

Carlo Verdone intelligenza artificiale, due mondi iper distanti. E che il diretto interessato non ha alcuna intenzione di avvicinare, nemmeno di un millimetro. A confermarlo è stato lui stesso, nei giorni scorsi, al Giffoni Film Festival. L’attore e regista romano vi ha partecipato per presentare la seconda stagione di ‘Vita da Carlo’, la serie sulla dua vita in onda dal 15 settembre su Paramount Plus. Incalzato dai ragazzi presenti, ha detto la sua sullo sciopero degli attori che sta paralizzando Hollywood.

Hanno ragione. Concordo pienamente con le loro istanze“. Tra esse, il timore di essere ‘sostitituiti’ da appunto un’intelligenza artificiale. E ciò li ha spinti a farsi sentire anche concretamente, bloccando le produzioni di film e serie tv. Verdone si mette dalla loro parte: “Se arriveremo al punto in cui grazie alla tecnologia Carlo tornerà a quando aveva 38 anni non va bene. L’Intelligenza Artificiale è la morte del cinema d’autore. A dettare il finale di un’opera non può essere un’algoritmo, che non ha l’emozione e il cuore di uno sceneggiatore. Non è giusto, è una paraculata“.

Poi aggiunge: “Per agganciare con magnetismo il pubblico si finisce per far morire gli autori. Con l’intelligenza artificiale il nostro lavoro finisce. E così muore l’arte, il cinema e le serie“. Quindi benedice l’iniziativa del gruppo di attori e sceneggiatori appartenenti a ‘Sag Aftra’, il sindacato americano che rappresenta circa 160mila professionisti dei media in tutto il mondo. “Questo sciopero – dichiara Verdone – è sacrosanto perché mette i paletti subito in avanti. Sono pienamente d’accordo con il fatto che sia stato indetto“.

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello,  su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.

Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.

Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.

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