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Case occupate a San Basilio, Carabinieri a pugno duro contro gli abusivi

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Case occupate a San Basilio, Carabinieri a pugno duro contro gli abusivi

Arriva l’ennesima notizia di due case di Ater Comune di Roma, l’ente preposto al controllo e all’assegnazione di case popolari, occupate da abusivi. Questa volta è celere l’intervento delle forze di polizia della capitale, sventrano le porte della case occupate e restituiscono l’immobile all’ente.

Agli occupanti , che al momento dell’irruzione nell’appartamento non si trovavano in casa, è stato notificato il sequestro per via telefonica.

L’ abusivismo è un fenomeno estremamente diffuso sia nella Capitale che nel resto del Lazio, fioccano ovunque notizie di nuove occupazioni. Ricordiamo che dal 2013 sono 11.000 le case occupate nel Lazio.

Gli occupanti delle case sono spesso affiliati con famiglie della  malavita organizzata, non è raro che negli appartamenti occupati si produca e si venda droga.

La richiesta di immobili all’Ater, che ha 2/3 di tutte le case popolari della capitale, da parte dei Romani non è diminuita, ma si è stratificata. Nel 2021 erano 14 mila le persone che da 10 anni chiedevano un’alloggio in case popolari, anche modesto.

Come per tutto a Roma però, si formò una coda di ritardi che causò un ingolfamento del sistema Ater, che favorì gli abusivi e straziò ancora di più coloro che erano in fila per un alloggio. Negli scorsi giorni le due case liberate dalla piaga dell’abusivismo rappresentano forse la voglia da parte della Questura di Roma di sanare un situazione che resta ancora incontrollata.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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