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Christian De Sica derubato a Roma: disavventura per l’attore romano

Christian De Sica derubato a Roma. L’episodio nella zona di Tor Bella Monaca

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Christian De Sica derubato a Roma: disavventura per l’attore romano

Christian De Sica derubato a Roma. All’attore e regista, riporta Il Corriere dello Sport, è stata sottratta l’auto, una Fiat 500. Il furto avrebbe avuto luogo martedì scorso, mentre il 72enne figlio del grande Vittorio si trovava presso il teatro romano di Tor Bella Monaca. Ad accorgersene è stato lui stesso, quando è uscito dalla struttura e si è recato a riprendere il veicolo, parcheggiato poco distante.

E che per fortuna è stato ritrovato già l’indomani grazie all’opera dei poliziotti capitolini in collaborazione con i colleghi del V Gruppo Le Torri. Un lavoro eccellente quello condotto dalle Forze dell’Ordine, che hanno battuto intensamente e palmo a palmo i dintorni della zona sulle tracce della citycar. Che alla fine è stata ritrovata in Largo Mengaroni, in uno dei parcheggi sotterranei delle case popolari. Seppur danneggiata per un possibile scasso, è stata restituita al legittimo proprietario. Ora si indaga per capire chi l’abbia rubata.

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Assegni circolari come veicolo per presunte tangenti

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Assegni circolari come veicolo per presunte tangenti

A seguito di un lungo processo legato a presunti illeciti nella società Axsoa, Raffaella Bigozzi, conosciuta come Raffaella Bergè, è stata condannata a cinque anni di reclusione per riciclaggio. Le accuse riguardano l’utilizzo di assegni circolari per occultare denaro proveniente da un presunto giro di tangenti, collegate alla società di certificazione in cui operava il marito, che rilasciava attestazioni d’idoneità per gare d’appalto pubbliche.

IL PROCESSO

Le indagini della procura e del Nucleo speciale tutela mercati della Finanza su Axsoa hanno fatto emergere un sistema illecito in cui, secondo la Procura, l’azienda avrebbe offerto autentiche attestazioni per oltre 700mila euro, consentendo la partecipazione a gare pubbliche senza i requisiti legali. Nel 2013, Raffaella Bergé e il marito, Mario Calcagni, furono tra i nove arrestati. La gip Simonetta D’Alessandro ha descritto un “collaudato e organizzato sistema” all’interno di Axsoa, mentre la maggior parte degli imputati ha visto le accuse cadere in prescrizione. Alla fine, solo Bergé è stata condannata per riciclaggio, mentre quattro altre persone sono state assolte.

L’ASSEGNO

Secondo i documenti processuali, Raffaella Bergè, “risultando beneficiaria di un assegno circolare di 200mila euro, compiva operazioni atte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa”. L’attrice, nata a Roma 55 anni fa, ha guadagnato notorietà con il ruolo di Marina Kroger nella soap opera CentoVetrine e ha continuato a lavorare in diverse produzioni televisive. Insieme a Calcagni, è stata tra gli assolti della vicenda, ma il caso potrebbe riaprirsi per bancarotta fraudolenta, dato il fallimento della Axsoa.

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Scoperti 20mila euro falsificati in un solo giorno

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Scoperti 20mila euro falsificati in un solo giorno

Un fenomeno preoccupante sta emergendo nelle strade di Roma, dove l’uso di banconote false è spesso collegato al traffico di droga. Il colonnello Fabio Imbratta del Nucleo Antifalsificazione monetaria dell’Arma ha evidenziato che il taglio di banconote più diffuso è quello da cinquanta euro, utilizzato anche in associazione a sostanze stupefacenti. Dopo diversi sequestri, i carabinieri hanno recentemente arrestato sei individui trovati in possesso di denaro contraffatto, spesso insieme a droga. “La droga e le banconote contraffatte sono ‘affari’ speculari”, ha spiegato Imbratta, sottolineando come Roma rappresenti un centro di smercio per queste attività illecite.

LE OPERAZIONI

Le forze dell’ordine continuano a combattere contro la produzione e la distribuzione di banconote false. L’ultima operazione significativa ha visto l’arresto di un padre e un figlio a Torvajanica, i quali nascondevano oltre 20.500 euro in banconote false da 100 euro. Alla luce dei progressi, il colonnello ha dichiarato che “l’80 per cento della contraffazione era italiana” una decina di anni fa, mentre oggi questo valore è sceso a meno del 30 per cento.

Recenti arresti sul territorio romano hanno portato alla luce ulteriori casi di falsificazione. A Primavalle, un uomo è stato trovato con 12 grammi di hashish e 215 euro in contante, di cui 17 banconote da 50 euro risultate false. In un altro intervento, due ragazzi romani sono stati trovati con 63 banconote da 50 euro completamente false vicino a un hotel, mentre un 19enne avuto con una banconota da 50 euro falsa ha portato a una perquisizione che ha rivelato 4.800 euro di altre banconote contraffatte.

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