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“Emanuela Orlandi stuprata prima di essere uccisa”: la rivelazione choc

“Emanuela Orlandi stuprata prima di essere uccisa”, le parole del giornalista Pino Nicotri

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“Emanuela Orlandi stuprata prima di essere uccisa”: la rivelazione choc

“Emanuela Orlandi stuprata prima di essere uccisa”. Ne è convinto Pino Nicotri, giornalista che da tempo si occupa del caso della 15enne. Alla sua ipotesi, una delle tante fatte sulle cause della scomparsa, ha dedicato un libro dal titolo ‘Emanuela Orlandi, il rapimento che non c’è. E nelle ultime ore ne avrebbe parlato anche con Alessandro Diddi, il magistrato titolare dell’inchiesta voluta da Papa Francesco.

Abbiamo avuto un colloquio di tre ore – rivela a ‘Quotidiano.net‘ – Non abbiamo parlato della pista dello zio, ma di altre ipotesi. Ad esempio, quella legata alla partecipazione di Emanuela ad un programma tv“. Per la precisione, a ‘Tandem’ sulla Rai: “Ci partecipò un mesetto prima di sparire. Era in prima fila, inquadrata spesso. E’ possibile dunque che qualcuno l’abbia notata e che da lì sia nata una conoscenza“.

Un elemento importante, a suo avviso: “Ricostruendo le varie fasi di quel 22 giugno 1983, appare più plausibile che su Corso Rinascimento, dopo aver perso l’autobus, lei si fosse fermata a parlare con qualcuno che conosceva“. Nicotri esclude quindi l’ipotesi del sequestro: “Possibile che si sia potuto operare in un posto come quello, vicino al Senato e alle redazioni dei giornali? Piuttosto lei potrebbe aver seguito qualcuno“.

Un’ipotesi a cui la famiglia però non ha mai creduto. “Io – si difende il giornalista – non ho mai fatto insinuazioni sulla moralità di Emanuela. Piuttosto ho cercato di ricostruire il suo vissuto in quei giorni. Ad esempio, in un tema a scuola parla degli amici che ti mollano. Spesso marinava la scuola. Forse aveva un problema che non la faceva stare bene“. Tale pista fu tra le prime ad essere vagliate.

La titolare dell’inchiesta, Margherita Gerunda, – ricorda Nicotri in proposito – seguì l’ipotesi dell’omicidio dopo una violenza, ma il 18 luglio fu spostata dalle indagini. A me disse che erano sempre stati convinti che si trattasse di un normale caso di violenza sessuale. Però era una cosa brutta da dire alla famiglia, così si prendevano in considerazione anche altre ipotesi“.

Violentata dunque, ma da chi? “La magistrata – aggiunge il giornalista – mi disse che non vedeva di buon occhio lo zio. Lo vedeva troppo protagonista, sembrava sempre che volesse sapere come andavano le indagini. Di lui sospettava anche il magistrato successivo, Sica, che lo faceva pedinare“. Su cosa sia successo, Nicotri ha le idee chiare. L’abuso, secondo lui, sarebbe finito male e, dato che con la vittima si conoscevano, il carnefice ha provato a occultare tutto.

Ciò, spiega, per due motivi: “Il primo ovviamente per evitare di essere scoperto. Il secondo per la vergogna di aver abusato della fiducia degli Orlandi“.

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Uomo e donna falciati da una raffica di proiettili sotto la Tangenziale Est

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Uomo e donna falciati da una raffica di proiettili sotto la Tangenziale Est

Sparatoria da Far West a Roma: una coppia cinese crivellata di colpi da killer in fuga su una moto, in una strada affollata. Chi proteggerà i residenti dal prossimo agguato? #RomaSpara #CrimineStradale #NotizieVirali

Duplice omicidio in strada a Roma, due morti

È successo ieri sera tardi sulla via Prenestina: due persone di origini cinesi, residenti lì vicino, sono state abbattute a raffica mentre camminavano come se fosse una serata qualunque. Almeno due balordi a bordo di una moto si sono avvicinati, hanno sparato senza pietà e sono svaniti nella notte. Testimoni sotto shock hanno chiamato i soccorsi, ma per le vittime non c’era più niente da fare – un’esecuzione stile gangster che fa tremare il quartiere.

I carabinieri hanno passato la notte a setacciare la scena del crimine, raccogliendo indizi e interrogando la gente del posto. Non è roba da telefilm: spari veri, sangue per strada e ora tutti si chiedono se questi delinquenti girano liberi come se niente fosse. Le prime piste portano a una storia personale, ma non si esclude la solita rapina finita male – perché in certe zone di Roma, pare che la legge sia un optional.

L’ipotesi dell’esecuzione

Quando i paramedici sono arrivati, era già troppo tardi: i due erano stati colpiti alla testa, una firma classica dei professionisti del piombo. Gli inquirenti, dalla compagnia di Piazza Dante al Nucleo investigativo, stanno blindando l’area e controllando ogni angolo tra Prenestina e Tangenziale Est. I killer? Per ora, solo ombre su una moto che sfrecciano via.

La coppia abitava proprio lì accanto, quindi sembra che stessero solo tornando a casa quando sono finiti nel mirino. I militari puntano forte sull’ipotesi di un’esecuzione mirata – magari vecchi conti da saldare – ma non escludono che sia stata una rapina che è sfuggita di mano. Le prossime ore diranno se i profili delle vittime riveleranno qualcosa di succoso, tipo legami con giri loschi che infestano la città.

I precedenti

Non è la prima volta che la Prenestina diventa un campo di battaglia: nel 2012, una giovane cinese è stata uccisa nello stesso quartiere, seguita da un papà con in braccio la figlia di sei mesi, entrambi falciati da malviventi in moto. Anche allora, i killer erano a volto coperto e armati fino ai denti, con uno di loro che finì impiccato poco dopo. Sembra che Roma non impari: i delinquenti colpiscono e scappano, lasciando solo domande e paura per strada.

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Roma, agguato al Pigneto, uccisi un uomo e una donna

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Roma, agguato al Pigneto, uccisi un uomo e una donna

Roma si sveglia sotto choc per un duplice omicidio che puzza di misteri etnici: una coppia di cinesi, probabilmente intenti a pedalare tranquilli su una bici elettrica come tanti immigrati che riempiono le strade della Capitale, è stata falciata da spari improvvisi e poi i killer sono scappati in moto come in un film di serie B. Morti sul colpo, senza pietà, in via Prenestina. Ma chi c’è dietro? Debiti, gang o la solita Roma che non perdona? #OmicidioRoma #CinesiNellaMira #SpariNotturni #CriminalitàItaliana #ViraleOra

La scena del crimine

Nella notte romana, la quiete di via Prenestina al civico 70 è stata rotta da una raffica di spari. La coppia di nazionalità cinese, sorpresa mentre pedalava su una bicicletta a pedalata assistita, non ha avuto scampo. Morti praticamente sul colpo, ai piedi di un anonimo palazzo, con i soccorsi arrivati troppo tardi per fare qualsiasi cosa. È la faccia cruda di una città dove anche una gita in bici può finire in tragedia.

Indagini in corso

Sul posto sono piombati i carabinieri del comando provinciale di Roma e del nucleo investigativo, che ora setacciano l’area vicino al Pigneto per capire cosa diavolo è successo. Hanno trovato un mucchio di bossoli per terra, segno di un agguato ben pianificato. Le telecamere di sorveglianza della zona sono sotto esame, nella speranza di beccare la fuga dei sicari su quella moto. La polizia non molla: chi ha fatto fuori questi due?

Testimonianze dal quartiere

Alexander Castillo, un residente locale, è uno dei primi ad aver visto il caos. “In questo palazzo vivono un sacco di famiglie cinesi, è sempre stato tutto tranquillo”, ha raccontato, con l’aria di chi non se lo aspettava. Ma adesso, con questa scena da incubo, il quartiere non è più lo stesso. Chissà se questa tranquilla comunità nasconde segreti più oscuri del previsto.

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