Cronaca
Incidente Casal Palocco, Er Motosega riappare sui social sorridendo e cantando (VIDEO)
Incidente Casal Palocco, il clamoroso video postato da uno dei TheBorderline
Incidente Casal Palocco, a poco più di un mese uno dei responsabili torna a mostrare la propria presenza. Si tratta di Vito Loiacono, meglio noto come Er Motosega. Nelle ultime ore ha pubblicato sul suo profilo Instagram una ‘video storia’ che lo ritrae insieme alla fidanzata in riva ad un fiume. Il filmato è un inno al loro amore, come testimonia il ‘ti amo’ in sovrimpressione. In esso inoltre i due giovani si riprendono mentre cantano ‘Sorriso’ di Calcutta.
C’era anche Loiacono a bordo del Suv guidato da Matteo Di Pietro lo scorso 14 giugno. La supercar, noleggiata dal gruppo di youtuber, si schiantò una Smart con a bordo un bimbo di appena 5 anni, rimasto ucciso. Un episodio, nato da una sfida social, che sconvolse l’opinione pubblica e che costò al 20enne autista gli arresti domiciliari. E, poco dopo, i TheBorderline con un comunicato sui social resero nota la chiusura del loro canale e quindi la cessazione dell’attività.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti e i video registrati dagli altri membri del gruppo, Loiacono non stava guidando il SUV al momento dell’impatto. Un dettaglio che lui stesso ha confermato sui social giorni più tardi. Secondo il Corriere della Sera, poco prima dell’incidente avrebbe filmato la sfida. E rivolto ad un automobilista presente sulla strada, avrebbe esclamato: “Dove credi di andare con questa auto che costa 300 euro al supermercato?“.
è tornato a cantare felice e contento come se nulla fosse uno dei #theborderline un emerito schifoso che un mese fa si trovava a bordo della lamborghini che ha causato la morte di Manuel pic.twitter.com/Vw1iwswVWh
— 🇮🇱 Angelo Maggioni 🇮🇱 (@AngeloMaggioni3) July 21, 2023
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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