Attualità
Roma: 12 condanne per antisemitismo, condannata anche “Miss Hitler”

La Procura di Roma ha concluso le indagini riguardanti 12 individui associati al gruppo antisemita “Ordine Ario Romano”. Il gruppo era formato da persone provenienti da diverse città, come Roma , Latina e Frosinone e anche in altre regioni come Calabria e Lombardia. Quello che facevano in gruppo sui social era propaganda legata all’antisemitismo: come è stato riferito dal Giudice che si è occupato del caso. La diffusione e la promulgazione delle loro idee avveniva su gruppi WhatsApp dedicati, con centinaia di persone al loro interno, oppure in gruppi privati su Facebook e Instagram.
Il gruppo “Ordine Ario Romano” già stato smantellato nel giugno del 2021 attraverso un’operazione coordinata dai carabinieri del Ros. Tra le persone coinvolte si trova anche Francesca Rizzi, la donna che nel 2019 avrebbe vinto il concorso di “Miss Hitler” su un social network russo chiamato ‘VK’.
Miss Hitler è un incredibile chicca della società odierna, nonchè prodotto della realtà alienante e completamente ignorante di certi gruppi formati sui social. Le abbiamo viste tutte: da gruppi antivaccinisti, terrapiattisti e veganisti a quelli dei terroristi per l’ambiente. Mancava effettivamente all’appello un gruppi capitanato da una ribelle antisemtita Milanese di 26 anni con un’aquila del terzo reich tatuata sulla schiena. A 78 anni dalla scoperta degli orrori dell’olocausto esistono ancora persone impegnate attivamente nelle campagne per la sensibilizzazione ai rischi “dell’avere ebrei tra di noi”.
L’antisemitismo in Italia è comunque punito con pene molto severe, seppur non sarà possibile cancellarle quel vomitevole tatuaggio da dosso.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
Attualità
Bambino vola fuori dall’auto: seggiolino fantasma o genitori troppo fiduciosi?

#IncidenteViterbese: un bimbo cade dall’auto in corsa. Le indagini continuano tra misteri e interrogativi. 🚗🔍 #Cronaca #NotiziaDelGiorno
Nel Viterbese, una storia dai contorni ancora sfumati ha sconvolto la comunità locale. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto da un’auto in movimento, poche ore fa, sollevando immediatamente un vortice di domande tra gli inquirenti e il pubblico.
La mamma del piccolo ha riferito agli investigatori un incredibile racconto: il fratello maggiore del bambino avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino, permettendo al piccolo di uscire dall’auto mentre era in corsa. Ma è qui che la curiosità cresce inesorabilmente.
Durante un’ispezione accurata condotta dalle forze dell’ordine, si è scoperto qualcosa di sorprendente: “il seggiolino non è stato trovato” nell’auto. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ipotesi e interrogativi sulla dinamica dell’incidente.
Le autorità locali proseguono le indagini per far luce su questo enigmatico episodio, mentre la famiglia coinvolta attende con ansia ulteriori sviluppi. La vicenda, già di per sé drammatica, si carica di un alone di mistero che attirerà sicuramente l’attenzione nazionale.
La comunità resta col fiato sospeso, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto su quella strada del Viterbese. Una storia che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fragile il confine tra normalità e incredibile.
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