Cinema
Snow White, Biancaneve diventa ‘politically correct’. E monta la polemica
Snow White, fa discutere il live action Disney della celebre fiaba in uscita il prossimo anno
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Snow White, in arrivo nel marzo 2024 la Biancaneve ‘modernizzata’. E più ‘politicamente corretta’. Con i sette nani sostituiti da creature magiche. E senza il principe. Saranno questi gli elementi dell’adattamento live action targato Disney della celebre fiaba. Che sarà tutt’altra cosa rispetto a quello a cartoon animati proposto dalla stessa casa cinematografica nel 1939. Il quale, a sua volta, già si discostava non poco dal racconto dei fratelli Grimm.
La principale novità riguarda l’attrice chiamata a interpretare il ruolo della protagonista. La 22enne di origini colombiane e polacche Rachel Zegler. Una scelta inusuale, se si pensa che la principessa in originale era tedesca. Ma i cambiamenti ‘per non offendere nessuno’ non si fermerebbero qui. A confermarlo le prime foto che il Daily Mail ha rubato sul set del Bedfordshire, la contea nell’est dell’Inghilterra dove si stanno svolgendo le riprese.
A partire dai nani, che sarebbero in realtà delle creature magiche. Tutti privi dei caratteri infantili e stereotipati con cui li abbiamo sempre visti. E scelti in nome dell’inclusività: ognuno di essi rappresenta infatti un’etnia diversa. E del gruppo fa parte anche una donna. Stravolto anche il finale, con Biancaneve che si sveglia da sola e si trasforma in un’eroina in grado di essere fautrice del suo destino.
Cinema
David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”
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Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello, su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.
Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.
Cinema
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano
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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.
Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.
Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.
Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.
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