Attualità
Un Romano su 11 è senza reddito di cittadinanza, il panico dei poveri
A Roma si trova una sacca di popolazione percettrice di reddito pari a 80.000 cittadini, un numero enorme. All’arrivo del sms, ampiamente atteso per le parole del governo degli ultimi giorni, un’ondata di realizzazione si è sparsa tra i percettori. Tra coloro che sono stati colpiti più profondamente vi è quel 17% affetto da disabilità che non avrà più il suo sostegno dal reddito di cittadinanza.
Le famiglie con figli a carico hanno un problema in più da ieri, risalire dalla soglia di povertà in totale autonomia. Il panico dei poveri è proprio quello di colare sempre più a picco, senza la possibilità di avere l’aiuto, già abbastanza cospicuo, del reddito di cittadinanza. Un sms che specchia le grandi divisioni sul tema, sia delle politica sia dei cittadini comuni e l’Italia è spaccata in due.
Il reddito di cittadinanza spacca in due Roma
Da una parte coloro che riescono a guadagnare le somme necessarie per scampare dalla povertà totale e quelli che senza 500 euro al mese rischiano di dover rovistare tra i cassonetti per vivere. Un paese moderno, con un PIL che è sesto al mondo, ha ancora problemi in tema di povertà assoluta.
A Roma i mercatini a poco stanno spopolando e non è solo la passione dei giovani per il vintage. La verità è che sopra il prezzo di Porta Portese possono spingersi solamente alcune fasce della popolazione di Roma. I Romani si trovano con un problema in più e ,come sempre, con una soluzione in meno: il lavoro scarseggia ed è ai minimi storici se si vedono le percentuali di durata dei contratti.
Il rischio di barcollare per sempre, di non poter più stare a galla con le il “salvagente” del Reddito e d ìi dover soffrire le pene infernali del mondo del lavoro, con due o tre figli a c carico.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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