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Cronaca

Bimbo morto alle Terme di Cretone, parla un testimone: “Un’ora per provare a salvarlo”

Bimbo morto alle Terme di Cretone, il drammatico racconto della tragedia

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Bimbo morto alle Terme di Cretone, parla un testimone: “Un’ora per provare a salvarlo”

Bimbo morto alle Terme di Cretone. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri. Fatale per il piccolo, di appena 8 anni, il risucchio di una delle piscine della struttura. Le indagini sono in corso per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente. Intanto, dai social, giunge la testimonianza di un uomo che ha soccorso il bimbo.

Prima della chiusura – ha raccontato su Facebook – sì sentivano urla e grida. Sono andato di corsa verso la piscina e ho visto che stavano iniziando lo svuotamento. In acqua c’erano 5 ragazzi che volevano tirare fuori il bambino. Mi sono tuffato anche io e siamo stati un’ora per cercare di farlo uscire“.

Anche il padre del piccolo ha cercato di contribuire al salvataggio: “Ad un certo punto però è dovuto uscire perchè non ce la faceva più. Si è messo sul bordo piscina con la moglie, piangendo e strillando. Noi invece abbiamo continuato a provare a farlo uscire. Avevamo braccia e mani tagliate dal bordo dello scarico, ma abbiamo fatto il possibile“.

Fino all’arrivo dei soccorsi, che, spiega, “hanno sfondato il muro da dietro“. Una scena “da incubo – la definisce – la più brutta della mia vita“. Ma su cosa possa averla originata, non ha dubbi: “Il tubo di scarico non era in sicurezza. Era almeno di 35-40 cm di diametro e con la pressione dell’acqua è una trappola. Bastava una griglia di acciaio e la tragedia si poteva evitare“.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali

La scena del crimine dimenticata

Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.

L’agguato e le vittime

Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar

Il Caos Notturno a Roma

Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.

La Vittima Inconsapevole

Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.

La Parola del Titolare del Bar

Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.

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