Seguici sui Social

Attualità

Brandizzo: colpo di scena sulle indagini, i lavori non sarebbero dovuti iniziare

Pubblicato

il

Brandizzo: colpo di scena sulle indagini, i lavori non sarebbero dovuti iniziare

A Brandizzo l’ordine degli eventi, se si fosse rispettata la procedura, si sarebbe svolto in modo nettamente diverso. I lavori non sarebbero potuti nemmeno iniziare prima dell’arrivo del treno e i lavoratori non avrebbero potuto occupare i binari.

Nella stazione ferroviaria di Brandizzo, nella notte tra il 30 e il 31 Agosto, un convoglio ha  travolto alla velocità di 160kmh alcuni lavoratori, occupati nella manutenzione delle linee ferroviarie. Cinque di loro sono stati uccisi dal Treno, altri due sono ricoverati in gravi condizioni.

L’errore umano è il solo cardine su cui ruotano attorno tutti gli inquirenti, ciò sarebbe colpa di una meccanismo poco oliato all’interno della società Trenitalia: quello che concerne i rapporti tra quest’ultima e le società esterne addette alla manutenzione.

Quel treno doveva passare, questo è il punto cruciale su cui si arrovellano gli inquirenti, ma al momenti del passaggio i lavori erano già iniziati. Non si tratta però di un “treno fantasma”, nel senso che quel treno doveva essere e a quella velocità.

Infatti il tratto coinvolto, sempre secondo la legislazione di FS in vigore, avrebbe tranquillamente permesso all’autista di raggiungere in tutta sicurezza quella elevata velocità, dell’incidente di Brandizzo quindi non ha responsabilità l’autista.

La società esterna ( alla quale appartenevano gli operai) e i funzionari di Trenitalia dovevano schedulare i lavori tenendo conto di quel treno, la sua sciagurata presenza è stata frutto di un errore gravissimo di comunicazione da parte delle due società.

L’ interessamento da parte delle più alte cariche dello stato, con occhio speciale del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e quello delle Politiche del Lavoro Calderone , è stato definitivamente confermato dall’arrivo sul posto del Presidente della Repubblica.

 

Attualità

Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Pubblicato

il

Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Attualità

Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Pubblicato

il

Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025