Cronaca
15 daini morti in un terreno agricolo: giallo a Fregene
15 daini morti in un terreno agricolo. I dettagli e le ipotesi sulle cause del mistero

15 daini morti in un terreno agricolo a Fregene. Le carcasse, riporta Il Corriere della Sera, sarebbero state rinvenute ai confini dell’oasi WWF di Macchiagrande. Sul caso si sarebbe già mosso il comune di Fiumicino. E’ stato infatti organizzato un tavolo tecnico con la Riserva del Litorale, la Regione Lazio, il Ministero dell’Ambiente e la stessa Oasi.
Tutto sarebbe partito a inizio agosto, proseguendo poi per circa due settimane. Sulle cause si vagliano diverse ipotesi. Tra esse, quella di un avvelenamento, che sarebbe già stata scartata dalle analisi dell’Asl. Resta quindi in piedi quella che possano essere stati attaccati da un predatore.
A confermarla, segni trovati su alcuni dei corpi senza vita. Ma attaccati da chi? Gli esperti pensano da lupi o da un incrocio tra questi ultimi e un cane randagio. Un canide nero, più grande del lupo appenninico, sarebbe stato addirittura immortalato in un video mentre li inseguiva.
Di esso sarebbero state scovate persino delle impronte, poco lontano da dove i daini sono morti. Ma gli esperti sgonfiano questa suggestione. “E’ un inutile allarmismo – spiegano – Le impronte possono essere benissimo quelle di un lupo adulto. Sul litorale romano ce ne sono 5, tutti puri, tranne uno che ha il mantello più scuro. Potrebbe essere lui ad essere stato ripreso“.
Cronaca
A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali
La scena del crimine dimenticata
Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.L’agguato e le vittime
Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.
Cronaca
Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar
Il Caos Notturno a Roma
Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.La Vittima Inconsapevole
Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.
La Parola del Titolare del Bar
Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.
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