Giambruno sugli stupri, il conduttore si difende: “Politici dietro a un titolo falso”

Giambruno sugli stupri, il caso non accenna a sgonfiarsi. Così è lo stesso giornalista ad intervenire, ai microfoni del Corriere della Sera, ad intervenire per fare chiarezza.

“Io – spiega – non ho mai detto che la ragazza se l’è cercata o che se eviti di ubriacarti, non ti stuprano. Sono virgolettati usciti su un giornale e poi dappertutto. Ma sono diffamazione pura“.

“Mi sono permesso – aggiunge poi – di dire ai giovani, ragazzi e ragazze, di non uscire apposta per ubriacarsi o drogarsi. Mi sono raccomandato di fare attenzione perché, purtroppo, il malintenzionato lo trovi. Non ho detto che gli uomini sono legittimati a stuprare le donne ubriache“.

Il compagno della premier Meloni è rimasto però stupito soprattutto dalle reazioni di alcuni politici. “Vanno dietro – si sfoga – ad un titolo falso. Chiedono la mia sospensione, ma per cosa? Per aver detto ai ragazzi di non drogarsi? Oltretutto a strumentalizzare sono gli stessi politici che poi mi chiamano per pietire un invito“.

Ritiene di non aver detto cose sbagliate (“Altrimenti avrei chiesto scusa“). E rivendica la libertà di espressione: “Non esisterà mai giorno in cui un politico o un collega mi diranno cosa devo dire. Anche Giorgia non si è mai permessa“.

Si dice “amareggiato e schifato“. E rivolge una richiesta ironica a chi lo critica: “Invece di attaccarmi su frasi false, fatelo se dico cose ovvie e banali. Tipo che a luglio fa caldo o che è meglio non drogarsi“.

GIAMBRUNO SUGLI STUPRI, COSA HA DETTO IL CONDUTTORE

Le parole incriminate sono state pronunciate nel corso del programma di Rete 4 ‘Diario del giorno’ a proposito degli stupri di Palermo e Caivano. “Se vai a ballare – ha detto Giambruno – hai tutto il diritto di ubriacarti. Però se non lo fai e non perdi i sensi, eviti anche di incorrere in certe problematiche. E poi rischi effettivamente che il lupo lo trovi“.

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