Cronaca
Giro di escort nella Roma bene: tra i clienti calciatori e dirigenti
Giro di escort nella Roma bene. Le ultime sulle indagini della Procura capitolina
Giro di escort nella Roma bene. Tra i coinvolti, in qualità di clienti, molti graviterebbero nel mondo del calcio, tra giovani calciatori e attempati dirigenti. Lo riporta stamane Repubblica, secondo cui i magistrati inquirenti hanno già iscritto un nome nel registro degli indagati. Si tratterebbe, scrive il quotidiano romano, di un 23enne, gestore dell’attività nei locali delle zone interessate.
Secondo le accuse, avrebbe ingaggiato tre ventenni, tra cui l’ex fidanzata e una compagna di classe. A loro avrebbe fornito i clienti, tenendo per sè la metà di quanto ricavavano con le prestazioni. Tutto partiva da annunci su Internet, ma anche attraverso il passaparola. Gli incontri avvenivano in locali anche storici della movida. A raccontarlo, riportato dal giornale, un 54enne dirigente sportivo, frequentatore fisso del giro.
“Due o tre mesi fa, durante una serata in un locale notturno, sono stato avvicinato da un giovane calciatore che conosco personalmente. Era lì con altri giocatori dilettanti della zona che conosco. Mentre ero al bancone del bar, è passata una delle escort che avevo visto parlare con i ragazzi. Ci siamo salutati, abbiamo parlato e alla fine ci siamo scambiati il numero di telefono“.
“Circa una settimana dopo, lei mi ha scritto un messaggio su Whatsapp. Dopodichè ci siamo incontrati più volte, anche di persona. Era una ragazza disinibita, l’ho capito perchè spesso mi chiedeva regali. Mi diceva di avere problemi economici e mi chiedeva 2-300 euro. Io però gliene davo massimo 50. Però le ho regalato anche occhiali da sole da 120 euro, un body nero e pacchetti di sigarette“.
Una versione che la ragazza avrebbe confermato agli inquirenti, tranne che sul costo dei rapporti, a suo dire molto superiore. La giovane avrebbe inoltre rivelato che tra i clienti fissi ci sarebbe stato “un uomo che lavora nel calcio. Gli chiedevo mediamente 150-200 euro e lui me li consegnava. Ci vedevamo tre volte a settimana, a casa sua o del gestore del giro. Questi è sempre stato un mio protettore e con lui ho sempre diviso i miei guadagni“.
Al 23enne, si legge nelle carte dell’inchiesta, si sarebbe rivolto anche un altro dirigente per una festa della sua squadra. Le sue attività cominciano però a insospettire e così decide di allontanarsi dal locale.
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