Gualtieri non usa mezzi termini contro le amministrazioni precedenti, soprattutto quella della ex-sindaca Virginia Raggi. Le condizioni della Metro A sono state per troppo tempo ignorate ,i suoi danni sottovalutati e la sua ristrutturazione posticipata. Per Gualtieri è una grana inimmaginabile trovarsi di fronte a condizioni simili durate i suoi lavori di modernizzazione.

Le traversine di legno, le rotaie, i fili della corrente e anche i treni stessi appartenevano a decenni precedenti. Erano rimasti immutati con il cambiare delle vecchie amministrazioni, i timidi e superficialissimi interventi da loro portati a termine non sono stati d’aiuto.

Ecco che però inizia la faida, immediatamente risponde Linda Meleo, ex-giunta Raggi, che si infiamma contro Gualtieri asserendo “i lavori di cui parla sono stati lasciati in eredità dall’amministrazione a 5 stelle”. Insomma Meleo ci spiega che quando c’era lei le cose sono migliorate, scaricando la patata bollente alle giunte Marino e Alemanno. Chi sa se pure da queste inizieranno gli scaricabarili e chi sa dove questi si fermeranno. Intanto l’ennesima lotta fratricida infiamma i politici Pentastellati e Democratici, l’uno contro l’altro.

Intanto Gualtieri deve rimboccarsi le mani e tentare di finire i lavori entro le date sperate e ci sono delle buone proiezioni: i lavori procedono senza sosta, malgrado le terribili condizioni delle infrastrutture. Un anno e mezzo di chiusura della metro A ripagherà i Romani con una Metro più efficiente e soprattutto sicura. Le peggiori condizioni sono state registrate al Centro: da Piazza Re di Roma a Viale Flaminio le infiltrazioni di acqua hanno spappolato il legno. Ci si chiedeva del perchè la metro romana fosse inefficiente e abbiamo avuto la risposta, c’è solo da scoprire in che condizioni verrà trovata la fatiscente Metro B….

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