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Cronaca

Incidente di Casal Palocco, svelata la velocità di marcia dei TheBorderline

Incidente di Casal Palocco, i primi risultati della perizia sulla dinamica del sinistro

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Incidente di Casal Palocco, svelata la velocità di marcia dei TheBorderline

L’incidente di Casal Palocco sarebbe stato causato dall’alta velocità. Quello che finora era solo un semplice sospetto si è dunque trasformato in una certezza.

Lo si apprende dagli esiti della perizia voluta dai pm per stabilire cosa sia effettivamente accaduto quel tragico giorno. E tra gli elementi venuti alla luce c’è che la Lamborghini con a bordo i TheBorderline sfrecciava a 140 km orari.

Ovvero, tre volte il limite consentito sul tratto di strada teatro del sinistro. Al momento dello schianto con la Smart, invece, il tachimetro segnava 90 km all’ora. A renderlo noto Lucio Pinchera, l’ingegnere a cui gli inquirenti hanno affidato la consulenza.

INCIDENTE DI CASAL PALOCCO, DI PIETRO HA PROVATO A EVITARE LO SCHIANTO

Nella quale, riporta Il Corriere della Sera, si legge che il conducente del Suv, il 20enne Matteo Di Pietro, ha provato a evitare l’impatto sfruttando le caratteristiche sportive dell’auto.

Ma la folle velocità iniziale è stata fatale per il piccolo Manuel Proietti. Un bimbo di soli 5 anni che si trovava con la sua mamma e la sorellina a bordo della Smart. La sua morte è costata a Di Pietro l’arresto con l’accusa di omicidio stradale.

AUTISTA ATAC GRAVISSIMO IN OSPEDALE

Cronaca

Muore soffocato da un pezzo di cibo durante un pranzo festivo.

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Muore soffocato da un pezzo di cibo durante un pranzo festivo.

Un pranzo di Pasqua finito in tragedia a Sora: un uomo di 50 anni con disabilità è morto soffocato da una fetta di prosciutto, mentre festeggiava con i genitori. Chi avrebbe mai pensato che un classico della tavola italiana potesse trasformarsi in un pericolo mortale, magari per chi non mastica con attenzione? #PasquaMaledetta #ProsciuttoKiller #TragediaItaliana #ViralShock #NotizieIncredibili (280 caratteri esatti, inclusi spazi e hashtag).

La Scena del Dramma

In una giornata che doveva essere di festa, il dramma si è consumato nella frazione di San Vincenzo, a Sora, in provincia di Frosinone. L’uomo, nato nel 1975, stava condividendo il pranzo di Pasqua con i familiari quando il boccone fatale ha bloccato le vie respiratorie. Immaginate la scena: risate, chiacchiere e poi, improvvisamente, il panico.

Dettagli sulla Vittima

La vittima era un uomo con disabilità, che viveva con i genitori. Non era certo il primo a godersi un prosciutto durante le feste, ma per lui, quel momento è stato letale. Forse un avvertimento per tutti: non sottovalutate il rischio di un pranzo troppo affrettato, specialmente se si hanno condizioni particolari.

L’Intervento Infruttuoso

I genitori, sconvolti, hanno subito chiamato il 118, e i soccorsi sono arrivati in fretta insieme alla Polizia. Purtroppo, ogni tentativo di rianimazione è fallito: l’uomo è deceduto sul posto per soffocamento. Una fine improvvisa che lascia interrogativi su come un semplice pasto possa andare così storto.

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Valsecchi, Gallinari e il ritorno all’università: i veri padroni della Torre di Pasolini

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Valsecchi, Gallinari e il ritorno all’università: i veri padroni della Torre di Pasolini

Pasolini’s Tower Reclaimed: Celebs Out, Common Folk In – After a messy legal brawl, this iconic spot bought by the legendary filmmaker in 1967 is now back in the hands of the people, thanks to some sharp historical sleuthing. But let’s be real, turning it into a museum? Sounds like another excuse for tourists to trample over history while sipping overpriced coffee. #PasoliniTakedown #ItalySeizesBack #CelebDreamsCrushed #ViralHistoryFail (278 characters)

La Battaglia per la Torre

Gianluca Inverni, il presidente dell’Università agraria di Chia, una frazione di Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo, è al settimo cielo per la sentenza. Dopo anni di lotte, il commissario degli usi civici del Lazio, Antonio Perinelli, ha annullato la vendita della torre fatta nel 2021, dichiarandola proprietà della comunità. Inverni giura che non è stato uno scherzo: ci sono volute ricerche storiche complesse per dimostrare che questo posto appartiene ai residenti, non a qualche VIP con tasche piene.

La Catena di Vendite Celeb

Pier Paolo Pasolini scoprì la torre durante le riprese de “Il Vangelo secondo Matteo” e la comprò nel 1967 per una manciata di milioni di lire – un affare, considerando l’inflazione. Gli eredi lo misero in vendita nel 2020, e nel 2021 finì nelle mani del produttore Pietro Valsecchi. Lui, a sua volta, la passò due anni dopo all’attore Gabriele Gallinari, noto per serie TV come “A due passi dal cielo”, “Don Matteo”, “Squadra antimafia” e “Montalbano”. Sembra che ogni celebrità volesse un pezzo di Pasolini, come se possedere la sua roba li rendesse più “artistici”.

Il Sogno Bizzarro di Gallinari

Gallinari ha raccontato di aver esitato un mese prima dell’acquisto, ma poi ha fatto un sogno: Pasolini che gli sorrideva dal sedile di una Alfa Romeo e proseguiva per la sua strada. “Come un nulla osta”, ha detto. Ma dai, un sogno? Sembra la scusa perfetta per giustificare un acquisto impulsivo. Intanto, l’Università agraria, che gestisce le terre donate dai Borghese nell’Ottocento, ha sempre sostenuto che la torre e i terreni attorno fossero beni collettivi, non roba da rivendere a chi fa più offerte.

La Sentenza Finale

Il commissario ha stabilito che i terreni della tenuta “Colle Casale” o “Poggi di Chia” sono di natura demaniale collettiva, gravati da usi civici. Questo significa che l’atto di compravendita è stato annullato, e ora la torre potrebbe diventare un museo per il “bene dei residenti”, come dice Inverni. Chissà se Pasolini approverebbe – o se si rigirerebbe nella tomba vedendo la sua tana trasformata in un’attrazione pubblica.

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