Attualità
Ladispoli: sospesa la licenza ad un bar “ritrovo” di malviventi
Lo scorso 5 Agosto si è verificato un brutto caso di violenza nel comune di Ladispoli, un rumeno sarebbe stato aggredito dopo una lite al bar. Proprio quel bar è adesso sotto l’occhio dei Carabinieri della Regione Lazio, perchè frequentato da persone poco raccomandabili. Oltre ad essere un punto di ritrovo comune per questa gente, è anche un luogo dove ci si mena e anche tanto.
Sempre quel 5 agosto il 118 ha dovuto raccattare il 27enne Rumeno ridotto in condizioni gravissime, da violenti calci e pugni. “Ha una brutta nomea da anni” dicono i cittadini ai nostri giornalisti che a Ladispoli abitavano nei pressi del bar, o conoscevano persone che lo frequentavano. “Un luogo di totale perdizione” dice un altro cittadino, che di li passa anche la sera per tornare a casa. I Carabinieri hanno quindi messo i sigilli a questo Bar, come monito per questa e altre attività che tendono ad attrarre i clienti meno “pacifici”
Un sollievo per questi ultimi la sospensione della licenza al bar per questi 10 giorni di “pace”, che coincidono anche con i giorni di maggiore affluenza di turisti. Ladispoli è infatti soprattutto una città di mare che d’estate si riempie di turisti, che non vogliono non devono trovarsi situazioni di questo tipo al loro arrivo nelle nostre bellissime città del litorale.
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Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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