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L’Inflazione sta calando: Gli ultimi dati Istat spiegati

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L’Inflazione sta calando: Gli ultimi dati Istat spiegati

L’Istat in sintesi: l’inflazione continua a rallentare a luglio, scendendo al di sotto del 6%, con un contesto di stabilità dei prezzi a livello congiunturale. La dinamica dell’inflazione è influenzata principalmente dai prezzi dei beni energetici, ma riflette anche il rallentamento dei prezzi alimentari lavorati e dei servizi. La dinamica dei prezzi nel “carrello della spesa” mostra un’attenuazione per il quinto mese consecutivo.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e del 5,7% su base annua.

Questa decelerazione dell’inflazione è attribuita principalmente al rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi legati ai trasporti (da +4,7% a +2,4%)

Tali effetti sono stati parzialmente controbilanciati dall’aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +9,4% a +10,4%) e dei servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,6%).

Istat: cala l’inflazione

L’ inflazione di fondo, (concetto utilizzato nell’analisi economica per misurare l’aumento dei prezzi escludendo alcuni componenti volatili che possono influenzare temporaneamente l’andamento complessivo dell’indice dei prezzi al consumo) escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, è ancora in calo (da +5,6% a +5,2%), così come quella escludendo solo i beni energetici (da +5,8% di giugno a +5,5%).

La crescita annua dei prezzi dei beni (da +7,5% a +7,0%) e dei servizi (da +4,5% a +4,1%) sta mantenendo il suo indice di diminuzione.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, nonché quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, hanno rallentato la loro crescita su base tendenziale (rispettivamente da +10,5% a +10,2% e da +5,7% a +5,5%).

L’aumento dei prezzi degli alimentari lavorati (+0,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, e dei servizi relativi ai trasporti (+0,4% ciascuno, anche a causa di fattori stagionali), dei beni non durevoli e dei servizi vari (+0,3% ciascuno); dall’altro, la diminuzione dei prezzi degli energetici sia regolamentati (-1,8%) che non regolamentati (-1,3%), degli alimentari non lavorati (-0,8%) e dei tabacchi (-0,6%).

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