Calcio
Mourinho Taylor, il tecnico avverte: “Chiedere scusa? Sì, ma ad una condizione”
Mourinho Taylor, le ultime parole dell’allenatore della Roma sui fatti della finale di Europa League
Mourinho Taylor, lo scontro continua. A dare ulteriore pepe ci ha pensato quest’oggi proprio il portoghese. Il quale, intervistato da Il Corriere dello Sport, è tornato su quanto accaduto a Budapest durante e dopo la gara con il Siviglia. A partire dalle urla nel parcheggio della Puskas Arena, che ha smentito aver rivolto all’arbitro inglese.
“Taylor non era lì. Era rimasto dentro lo stadio e il giorno dopo l’hanno trovato in aeroporto. C’erano invece altre persone, il quarto uomo, gli assistenti, Rosetti e Howard Webb, il direttore tecnico degli arbitri della Premier“.
E nega anche di aver pensato di lasciare la Roma per quell’episodio: “Ho sempre lavorato senza pensare al dopo“. Poi sull’immediato post partita racconta: “Siamo rientrati nello spogliatoio e poi scesi nel garage, dove poi è arrivato anche il gruppo arbitrale. So di non essere stato elegante, ma quel ‘fucking disgrace’ è come l’italiano ‘c***’, uno sfogo“.
Sul rigore contestato: “Ho chiesto a Rosetti se la decisione fosse corretta, ma lui non mi ha risposto. Ho ripetuto la domanda a Webb e mi ha detto che era rigore. Questo mi sarebbe piaciuto che lo avesse fatto anche Taylor. Se avesse ammesso di aver sbagliato, sarebbe finita lì e avrebbe avuto il mio rispetto e la mia ammirazione“.
“Taylor – aggiunge – è bravo, molto bravo. Anche in Inghilterra abbiamo avuto un buon rapporto. Mi sembra un uomo perbene e onesto. Ma con quel rigore la Roma avrebbe potuto vincere. Anche prima però la sua direzione non mi era piaciuta, le sue scelte tecniche e disciplinari. Se lo riavremo il prossimo anno? Nessun problema“.
Poi parla dell’aggressione all’arbitro in aeroporto: “Io non c’entro nulla. Due giorni dopo mi ha scritto un amico dell’Uefa. Mi ha consigliato di censurare pubblicamente quell’azione. Io gli ho risposto che lo avrei fatto se l’Uefa e Taylor avessero chiesto scusa ai tifosi della Roma“.
E conclude con una critica al club: “Gli avevo chiesto, fino all’uscita della sanzione, una comunicazione forte. Invece non mi ha appoggiato, e ciò è stata forse la cosa più triste per me. La squalifica? La sconterò, saranno quattro partite in cui mi sentirò un tifoso della Roma“.
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