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Mourinho torna sugli arbitri: “una cosa è la Roma e un’altra sono io”
Una cosa è la Roma e un altra è Mourinho, la Roma di fatti è sempre rimasta lì dove era, mentre Mou è una personalità prima che un allenatore. Le parole di Mourinho delineano una chiara spaccatura dalla volontà della società e quella dell’allenatore.
La società, l’AS Roma, punta all’accumulo di capitale a al massimo rendimento della stagione, mentre Mourinho ha idee diverse per la testa. L’allenatore segue un altra pista, ha interessi legati ad ambiti diversi che solamente quelli delle “prestazioni”
“Mi interessa solamente il campo”, dice l’allenatore Portoghese, lasciando intendere che se qualcosa dovesse non piacergli interverrebbe come ha sempre fatto. La sua “tunnel vision” sin dai tempi del Porto lo ha portato a scelte piuttosto discutibili, basate sulla sua forte personalità.
Il suo interesse è quello che si svolga tutto in maniera più lineare ed equa possibile, lo è sempre stato e lo sarà per le sue prossime (c’è chi spera eventuali) squadre. Avere un allenatore come Mourinho nel campionato non è una cosa da sottovalutare.
Le conferenze stampa diventano fonte di notizie ogni volta che vengono pubblicate on line dalla Serie A e dai Giornalisti. In questo caso il tema è scottante: Mou ha continuato per tutto l’arco della scorsa stagione a gridare lo scandalo contro terne arbitrali a destra e a manca.
Il clima dell’ apertura della stagione ha concesso all’allenatore la possibilità di esprimersi ancora una volta e di ricordare a tutto il campionato chi ha la voce più tonate, chi è disposto veramente a tutto sul campo per seguire il proprio istinto.