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Civitavecchia: Ocean Viking si prepara ad uno sbarco da record

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Civitavecchia: Ocean Viking si prepara ad uno sbarco da record

Aveva fatto tappa a Porto Empedocle in Sicilia, poi era ripartita alla volta di Civitavecchia, con un numero di migranti superiore a qualsiasi sbarco mai avvenuto. A Civitavecchia si ci era abituati ad essere una meta degli sbarchi minore rispetto alle altre. Quelle che traspare dall’evento è sicuramente un maggiore interesse da parte delle ONG verso i porti Laziali.

Il numero colossale di migranti, pari a 253, non è nulla rispetto alla cifra iniziale di 600 unità. La nave era stracolma e invivibile, ma è stata aiutata dal porto Siciliano a drenare la massa di sopravvissuti. Gran parte degli occupati della nave è fuggito dalla situazione creatasi in Niger dopo il golpe militare ai danni del presidente democraticamente eletto.

A bordo della nave si sono compiute le seguenti stime: 51 sarebbero le donne, 20 i bambini e una donna avrebbe coraggiosamente compiuto la traversata durante la gravidanza. Dopo i necessari accertamenti medici. Lo sbarco più cospicuo è anche il più complesso, data la presenza anche di un ferito a bordo.

Ai soccorsi partecipano attivamente La Guardia di Finanza, La Polizia di Stato, La Protezione Civile e la Croce Rossa. I controlli dei medici e della polizia continueranno fino a fine giornata, garantendo ai migranti che rientreranno nei criteri (probabilmente tutti) l’accoglienza entro i confini Italiani. La Ocean Viking è adesso al riposo, dopo aver condotto 15 operazioni in totale nelle ultime settimane, aggiornando notevolmente il bilancio annuale. Il numero totale di migranti partiti dalle coste del Magreb questo anno supera i 120.000, con un tasso di morte di uno su 60. Sarebbero quindi 2000 i morti totali in mare questo anno, molti dei quali coinvolti in alcune della tragedie più gravi dall’inizio degli anni 2000.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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