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Cronaca

Pesci morti in mare, scatta l’allarme a Ostia

Pesci morti in mare, numerosi gli avvistamenti da parte dei bagnanti

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Pesci morti in mare, scatta l’allarme a Ostia

Pesci morti in mare. E’ questo l’orrendo spettacolo che si è trovato davanti chi era presente sulla spiaggia di Ostia nella giornata di ieri. Decine di carcasse, condotte a riva dalle onde. Gli avvistamenti avrebbero avuto luogo in particolare nel quadrante occidentale del litorale, all’altezza della spiaggia libera denominata ‘spiaggia senape’. Diverse le segnalazioni, a partire dalla tarda mattinata, con tanto di immagini dei corpi dei pesci galleggianti a pelo d’acqua.

Le testimonianze sono andate avanti fino al pomeriggio, rilanciate sui gruppi social dedicati al mare di Roma. Si tratta comunque di un fenomeno non nuovo nella zona, dove è stato anzi abbastanza comune negli ultimi anni. Scalpore fece in particolare quanto accaduto 2 anni fa, con protagonisti migliaia di cefali e altri pesci provenienti dal Tevere. In quel caso, fatale per gli animali fu la diga ‘acchiappa plastica’ installata nei pressi di Fiumicino. Un episodio, come quello odierno, dalle cause ancora avvolte dal mistero.

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Riforma costituzionale e deleghe su commercio, rifiuti e affitti brevi

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Riforma costituzionale e deleghe su commercio, rifiuti e affitti brevi

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha chiesto al Parlamento di apportare cambiamenti alla Costituzione per trasformare Roma in un «Comune con prerogative speciali», mentre sollecita anche una norma ordinaria che possa garantire al Campidoglio un maggiore raggio d’azione su questioni cruciali come affitti brevi, trasporti, rifiuti e commercio. Gualtieri ha sottolineato che attualmente il Campidoglio non ha la facoltà di decidere il costo del biglietto dell’autobus, evidenziando l’urgenza di una riforma.

Nuova Legge e Poteri Locali

L’appello del sindaco si basa sulla possibilità di redigere un decreto delegato relativo a una legge del 2009, che include «Norme transitorie sull’ordinamento, anche finanziario, di Roma capitale». Gualtieri ha dichiarato che un semplice decreto potrebbe permettere cambiamenti significativi, come regolamentare il settore dei bed and breakfast, gestire il fiume Tevere e migliorare il ciclo dei rifiuti.

Un altro aspetto cruciale è la possibilità di assumere e pagare meglio il personale. Gualtieri ha affermato che un’estensione delle funzioni tramite un decreto potrebbe elevare la competitività del Campidoglio e attrarre personale, spesso attratto dalle Amministrazioni centrali.

Il Ruolo di Forza Italia

Gualtieri ha ribadito l’importanza di ripartire dalla legge del 2009, ricordando che era stata sostenuta anche da un ordine del giorno firmato da Giorgia Meloni quando era in Campidoglio. Secondo il sindaco, ora la questione non è più un sogno difficile da realizzare, ma «il canovaccio legislativo» necessario per la nuova norma che il governo sta considerando per Roma.

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Gualtieri: maggiori poteri per Roma e accelerazione sulle deleghe

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Gualtieri: maggiori poteri per Roma e accelerazione sulle deleghe

Roma sta affrontando un grave problema di sottofinanziamento, come evidenziato dal sindaco Roberto Gualtieri durante un incontro con la commissione Affari costituzionali della Camera. Il primo cittadino ha messo in luce che la città, sebbene abbia una popolazione di 2,8 milioni di residenti, accoglie ogni giorno un flusso di oltre 4,7 milioni di persone, tra turisti e pendolari. Tuttavia, i fondi disponibili vengono distribuiti come se la capitale fosse un Comune di media grandezza, escludendo enti cruciali come ambasciate e ministeri.

Dati e Critiche al Federalismo Fiscale

Gualtieri ha sottolineato che il contributo pro capite per il trasporto pubblico di Roma è la metà di quello di Milano, evidenziando un sistema di perequazione orizzontale che ha creato una divisione tra Comuni ricchi e poveri. Questo modello, instaurato dalla riforma del 2014, ha reso Roma “penalizzata dal punto di vista del federalismo fiscale”.

La Necessità di Maggiori Poteri

Gualtieri ha auspicato l’introduzione di una legge ordinaria per conferire a Roma maggiore autonomia nella gestione di aspetti fondamentali come il trasporto pubblico, il piano rifiuti e la governance del Tevere. Ha rimarcato che “la legge costituzionale è la via maestra ma intanto dobbiamo intervenire”. Inoltre, ha messo in evidenza l’importanza di riattivare leggi passate, come la legge 396 del ’90, per garantire fondi adeguati alla città.

Urgenza di un Intervento Immediato

Il sindaco ha ricevuto un consenso trasversale riguardo al bisogno di varare al più presto una legge che definisca le competenze legislative di Roma Capitale. Gualtieri ha posto l’accento sull’importanza di mantenere un’adeguata governance per i progetti avviati in vista del Giubileo, invitando a evitare speculazioni legali e a concentrarsi su soluzioni pratiche e immediate.

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