Attualità
Pineta Sacchetti invasa dalla droga, lo dice anche la scritta
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Il Pineta Sacchetti è dieventata il luogo di ritrovo preferito per i clienti e i pusher interessati a fare scambi di notte. Un parco immenso, aperto tutta la notte e circondato da alberi: il posto perfetto. Accanto alle decine di latino-americani che vengono la sera per stare in compagnia tra birre e grigliate si è creato un giro si spaccio da centinaia di migliaia di euro all’anno. Il Parco di Pineta Sacchetti non può essere chiuso perchè è completamente indifeso, anche se il cancello fosse serrato ci sarebbero 7 milioni di punti dove entrare.
Ad intervenire è anche un Dirigente Regionale leghista, che ripubblicando la foto ha esposto il problema sui social
Il problema della droga a Roma non è solo presente, se fosse solamente “presente” non sarebbe una grana così pesante per i cittadini. Il problema della droga a Roma è “onnipresente” perchè è un ogni angolo della capitale.
Un circolo vizioso di spacciatori e consumatori che non è mai diminuito dagli anni 80′, è sopravvissuto e si è alimentato con l’era digitale. Così girando per i vari quartieri della capitale, con l’aiuto di un qualsiasi sito di messaggistica, sarà possibile trovare i vari pusher. Su Telegram non è raro addirittura essere aggiunti direttamente a dei gruppi di spaccio, anche se non si è fatta nessuna richiesta.
La legge dei grandi numeri governa questi affari loschi, che sia la parchetto da un rivenditore di fiducia o che tu lo abbia appena incontrato da un sito. Sia il pusher che il cliente si proteggono spesso tra la folla, tutti e due sanno che non verranno aggredieti dall’altro. Tra i due si crea uno stallo messicano che si conclude solo al momento del saluto, un errore può causare un disastro.
Cronaca di Roma sul suo sito Web
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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